Una tappa del mio ultimo viaggio è stata Modena, e in questo articolo te ne voglio parlare descrivendoti cosa vedere a Modena in un giorno, dove mangiare e come organizzare al meglio la tua visita, suggerendoti un itinerario a piedi!
Quindi, se ti stai chiedendo cosa vedere a Modena, direi che sei capitato proprio nel posto giusto!
Visitare Modena
Modena è una città a misura d’uomo, vivace e dinamica in cui le persone sono gentili e cordiali. Situata nel cuore dell’Emilia Romagna, è un posto dove tutto sembra fatto per essere apprezzato nella sua essenza più autentica. Non ci sono fronzoli inutili, ma tanti dettagli sparsi che insieme creano un’armonia perfetta.
La scelta di cosa vedere a Modena non è ristretta come si potrebbe pensare, quindi non voglio indugiare oltre, e iniziare subito con dei consigli pratici su come organizzare la visita in questa città.
Dove parcheggiare
Come tutte le città che ho visitato in questo viaggio, anche a Modena è impossibile parcheggiare in centro, motivo per cui bisogna per forza ricorrere a dei parcheggi leggermente al di fuori, ma non troppo, non temere! Io ho optato per il parcheggio libero in piazza Giovani di Tien An Men, un enorme spazio in cui entrano veramente tante macchine e dove non si avranno problemi a trovare un posto.
Ci sono anche altri parcheggi più vicini al centro storico, ma io ho preferito scegliere questo per non dover pagare il parcheggio, e perché comunque la distanza dal centro è di appena 10 minuti a piedi. Dovendo fermarmi tutto il giorno, ho puntato sull’economicità di un parcheggio libero e non custodito.
Come muoversi
Come anticipavo prima, Modena è una città a misura d’uomo, dove si può girare perfettamente sia in bici che a piedi. Il centro storico è davvero piccolo e girarlo a piedi è sicuramente il miglior modo per apprezzarlo. Le cose da vedere a Modena si trovano principalmente nei dintorni di Piazza Grande, e anche per quelle un pò più distanti, non vale proprio la pena spostare la macchina!
Quanto fermarsi
Faccio una brevissima premessa prima di dirti quanto consiglio di fermarsi a Modena. Modena è stata la seconda tappa del mio viaggio tra l’Emilia Romagna e il Veneto, e le ho dedicato una mattina e il primo pomeriggio, anche per motivi di recupero: il giorno precedente sono partita da Roma la mattina presto e ho visitato Bologna per l’intera giornata.
Modena si trova a circa 50 minuti di auto da Bologna, ed è perfetta anche da visitare in un pomeriggio secondo me. Io me la sono presa comoda per non fare le corse e godermela appieno, con un ritmo rilassato e tranquillo. Le cose da vedere a Modena sono a distanza di piedi!
Dove mangiare
Le cose da vedere a Modena sono diverse, ma prima di descrivertele tutte, ti voglio parlare di dove mangiare, perché ho scoperto (del tutto per caso) un posto di cui mi sono innamorata e dove ho mangiato i migliori tortellini alla panna della mia vita!
Sto parlando del ristorante Uva d’Oro, che si trova in pieno centro, a due passi dalla Torre Ghirlandina. Qui il personale è gentilissimo e l’atmosfera che si respira è quella di casa. Ambienti curati e materie prime di qualità mi hanno fatto perdere la testa, ma come dicevo poc’anzi, il pezzo forte sono i primi! Da provare e tenere a mente assolutamente se vi trovate a Modena e non sapete dove andare a mangiare!
E ora che ho fatto tutte le premesse del caso, sei pronto a scoprire con me cosa vedere a Modena in un giorno?
Cose da vedere a Modena
Ecco quindi i miei consigli su cosa vedere a Modena in un giorno! Ti ricordo che questa è una mia personalissima lista delle cose da vedere a Modena, e che quindi puoi partire da qui per organizzare la tua visita, e poi modificarla a tuo piacimento!
Piazza Grande
Piazza Grande è il cuore pulsante di Modena, e attorno a questa piazza si sviluppa l’intero centro storico e la vita della città. Inserita nella lista dei siti UNESCO dal 1997, è assolutamente al primo posto della lista di cosa vedere a Modena. Punto nevralgico della città, qui si trovano anche molte delle attrazioni di cui parlerò in questo articolo: Il Duomo, la Torre Ghirlandina, il Palazzo e l’Acetaia Comunale.
Accanto all’ingresso del Palazzo Comunale si trova la Presa Ringadora (ossia la “pietra che arringa”), un grande masso rettangolare che si usava quando si doveva parlare ai cittadini in epoca medievale. Questa era anche detta “pietra del disonore”, e qui i debitori dovevano sedersi nudi dopo aver fatto il giro della piazza durante i giorni di mercato.
Io l’ho usata come base del mio treppiede per fare le foto…mea culpa!
Duomo di Modena
Passiamo ora al secondo luogo d’interesse della lista di cosa vedere a Modena: il Duomo.
Io ho visitato Modena il 6 gennaio, quindi sapevo che sarei andata incontro a funzioni religiose continue, e ho dovuto vedere il Duomo negli intervalli tra queste. Il primo impatto è stato bellissimo, un colpo d’occhio veramente impressionante sulle tre navate e l’altare centrale.
Quello che mi è piaciuto di più però, è stata la cripta, dove è custodito il corpo di San Geminiano, patrono di Modena. Accedendo da una delle navate laterali si può accedere a questo spazio più intimo e riservato rispetto alla maestosa chiesa che ci si lascia alle spalle. Qui i banchi sono incorniciati da bellissimi archi e colonne, e da qui si gode di una vista diversa dal solito sul rosone della facciata principale.
È valsa la pena di aspettare la fine delle varie messe per esplorare il Duomo senza folla!
Info pratiche: il Duomo è visitabile gratuitamente tutti i giorni dalle 7.00 alle 19.00 (tranne durante le funzioni religiose). Esiste un biglietto cumulativo UNESCO che al costo di €6 include la visita alla Torre Ghirlandina, Acetaia Comunale, Palazzo Comunale e Musei del Duomo.
Torre Ghirlandina
Eccoci ora a parlare del punto di interesse modenese che mi ha causato più disagi in assoluto. Quando ho cercato online cosa vedere a Modena, ovviamente è stata tra i primi suggerimenti a venir fuori, e in tutti i siti in cui ho cercato, non c’era alcuna indicazione che esplicitasse la necessità di prenotare la visita in anticipo.
Di conseguenza, sono andata tranquilla alla biglietteria, dove mi è stata chiesta la prenotazione. La risoluzione è stata semplice, ma ho dovuto accontentarmi dell’unico orario ancora disponibile, prenotando sul momento il mio posto per poi tornare un paio d’ore dopo.
Risolto il problema biglietto, capiamo perché la Ghirlandina non viene mai lasciata fuori quando si parla di cosa vedere a Modena. Questa torre, nata come torre campanaria del Duomo, ha da sempre avuto molte più funzioni (avvistamento di pericoli, custodia di forzieri, atti pubblici e oggetti importanti, ecc.).
Salire sulla Torre Ghirlandina permette di vedere Modena dall’alto del suo simbolo. Purtroppo io non ho trovato un tempo troppo bello, ma ho apprezzato comunque la vista sui tetti modenesi e mi aggiungo anche io a chi nomina senza remore la visita alla Torre Ghirlandina nella lista di cosa vedere a Modena!
Info pratiche: la Torre Ghirlandina è visitabile tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.00 in orari specifici. Esiste un biglietto cumulativo UNESCO che al costo di €6 include la visita alla Torre Ghirlandina, Acetaia Comunale, Palazzo Comunale e Musei del Duomo. Sulla Torre possono salire solo 25 persone per volta e gli ingressi sono ogni 45 minuti.
Palazzo Comunale
La prima cosa che ho notato arrivando in Piazza Grande è stata la Torre dell’Orologio del Palazzo Comunale, e le bellissime arcate che incorniciano questo angolo di Piazza Grande. Mi ha sorpreso tantissimo sapere che fino al 1600 qui c’erano tanti edifici diversi, che sono stati poi uniti in uno unico.
La visita al Palazzo Comunale comprende 6 sale e devo dire che qui la guida è essenziale per apprezzare e capire cosa si sta guardando! La ragazza che ci ha accolti era preparatissima e ci ha illustrato non solo la storia del Palazzo, ma anche aneddoti interessanti e curiosi sugli affreschi e sugli oggetti presenti in queste stanze.
Mi ha colpito particolarmente la storia della “secchia rapita” e di come un semplice secchio sia diventato un simbolo tanto importante per la città (mea culpa, non avevo nemmeno idea che fosse un poema di Tassoni). In pratica questo secchio fu rubato dai modenesi ai bolognesi in occasione della Battaglia di Zeppolino ed è oggi il simbolo di una beffa perpetrato attraverso i secoli!
Info pratiche: il Palazzo Comunale rientra nel biglietto cumulativo UNESCO ed è visitabile dalle 09.00 alle 18.00 con prenotazione obbligatoria sul sito http://salestoriche.unesco.modena.it Il sabato l’ingresso è dalle 13.00 alle 15.00 e la domenica e festivi dalle 15.15 alle 19.00 con ingressi ogni 45 minuti.
Acetaia Comunale
Chi non conosce l’aceto balsamico di Modena? Credo nessuno! Ecco, questa è una delle cose che non puoi perderti se vuoi saperne di più sul sapore più conosciuto della città. Quando ho deciso cosa vedere a Modena, sapendo di avere solo un giorno, ho scelto di dedicare un’oretta all’Acetaia perché ero estremamente incuriosita dalla storia dell’aceto balsamico e dalla sua preparazione.
Devo ammettere che la lezione, è stata leggermente troppo tecnica per i miei gusti, ma la persona che ci ha spiegato il processo dietro all’aceto balsamico di Modena era preparatissima e ci ha dato una panoramica generale su questo argomento. Inoltre ci hanno anche fatto degustare due tipi di aceto balsamico!
Info pratiche: l’Acetaia è visitabile solo su prenotazione su questo sito e con visita guidata. Gli orari di visita sono 10.30, 11.30, 15.30 e 16.30 per sabato, domenica e festivi, e 15.30 e 16.30 per il venerdì. Il biglietto singolo costa €2.
Gallerie Estensi
Le Gallerie Estensi sono state la cosa di Modena che ho preferito! Sono sincera, ho inserito le Gallerie Estensi nel mio itinerario su cosa vedere a Modena perché mi sarei sentita in colpa a non farlo, ma per fortuna l’ho fatto! Sono una meraviglia assoluta, anche per chi di arte non ci capisce niente come me!
Queste Gallerie raccolgono le opere appartenute agli Este, tra cui si trovano opere di Raffaello, Correggio, Velàzquez, Tintoretto, Guido Reni e il Guercino (tra gli altri).
Mi è piaciuto tantissimo girare per queste Gallerie, soprattutto perché vi ho trovato un’atmosfera tranquilla e rilassata, pochissima gente e silenzio assoluto (al contrario di altri musei dove ci sono file, scolaresche urlanti e un che di frenetico che ti spinge a correre).
Cosa ho preferito? Il busto di Francesco I d’Este scolpito dal Bernini. Da totale ignorante posso dire che Bernini è uno dei miei scultori preferiti, e anche qui ho ritrovato la delicatezza del suo tocco e la spettacolarità con cui fa sembrare vivo un pezzo di marmo. Senza parole, davvero!
Info pratiche: le Gallerie Estensi sono visitabili al costo di €6 tutti i giorni dalle 08.30 alle 19.30 (domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00) solamente con prenotazione anticipata sul sito dedicato.
Chiesa di Sant’Agostino
Siamo quasi alla fine dei miei suggerimenti su cosa vedere a Modena, e ora ti voglio parlare di una sorpresa, di un luogo che non era nei piani ma che mi è piaciuto tantissimo: la Chiesa di Sant’Agostino.
Attaccata al polo museale delle Gallerie Estensi si trova questa Chiesa che, a mio parere, è sensazionale. Sono entrata qui spinta dal “vediamo cosa c’è qui”, quindi del tutto per caso.
Fondata nel 1338, la Chiesa di Sant’Agostino è stata ingrandita e completamente trasformata dallo stile gotico di partenza, al barocco, per volere degli Estensi nel 1663. Il soffitto è senza alcun dubbio il pezzo forte di questa Chiesa.
Secondo me da solo basta per spingere chiunque non solo ad entrare qui, ma anche a rimanere a bocca aperta col naso all’insù per ammirarlo in tutta la sua maestosità.
Fu dipinto nel XVIII secolo da diversi artisti ed è, secondo il mio personalissimo giudizio, ancora più bello delle decorazioni del Duomo!
Mercato Albinelli
Siamo ormai giunti alla fine di questo articolo e ti ho dato parecchi spunti su cosa vedere a Modena in un giorno, ma non tutti! Come si dice, ultimo ma non ultimo, voglio parlarti del Mercato Albinelli.
Quando compongo il mio itinerario in una città che non ho mai visto, inserisco sempre un mercato, perché mi piace tantissimo “infilarmi” nel quotidiano della vita locale, e cosa c’è di più tipico di un mercato?
Il Mercato Albinelli dovrebbe rientrare nelle scelte di cosa vedere a Modena perché questo è il Mercato più bello d’Italia! Costruito nel 1900 è rimasto quasi del tutto intatto e c’è un’atmosfera un pò retrò irresistibile. Qui ovviamente ci sono banchi di ogni sorta, ma anche locali dove fermarsi a mangiare seduti alcune delle specialità del posto.
Piccola chicca: il venerdì e il sabato sera il Mercato Albinelli apre con proposte gastronomiche del territorio!
Info pratiche: il Mercato Albinelli è aperto tutti i giorni dalle 07.00 alle 15.00 tranne la domenica.
Cosa vedere a Modena in un giorno
Ora che ti ho dato tutti i miei suggerimenti su cosa vedere a Modena in un giorno, lasciami dire anche che ci sono altre cose che potresti inserire nel tuo itinerario: il Palazzo Ducale, il Museo Enzo Ferrari e la casa-museo di Pavarotti per esempio.
Io ho fatto scelte dettate principalmente dal fatto che ho visitato Modena in un giorno festivo, il che ha reso ovviamente un pò più complicata l’organizzazione, e ho dovuto rinunciare a qualcosa.
Non pensavo, ma passare una giornata a Modena mi è proprio piaciuto, con i suoi sapori autentici e il tempo che sembra scorrere più lentamente. Se anche tu vuoi visitare tutti i luoghi d’interesse di cui ti ho parlato, leggi il mio itinerario a piedi qui di seguito.
Modena – itinerario a piedi
- Piazza Grande
- Acetaia Comunale
- Duomo di Modena
- Torre Ghirlandina
- Mercato Albinelli
- Gallerie Estensi
- Chiesa di Sant’Agostino
- Palazzo Comunale
Ecco, ora hai veramente tanti spunti e suggerimenti su cosa vedere a Modena in un giorno e tante info pratiche per organizzare la tua visita in questa bellissima città!
Se invece sei curioso di conoscere le altre città del mio viaggio tra l’Emilia-Romagna e il Veneto, leggi gli articoli dedicati a Ferrara e Bologna e Verona!
Sul mio profilo Instagram troverai tanti contenuti su questo e altri viaggi, oltre che tanti spunti e idee per i tuoi weekend! Non vedo l’ora di portarti in giro per il mondo con me!
Al prossimo viaggio,
Erika