Templi egizi da non perdere

7 templi egizi da non perdere in un viaggio in Egitto

Ecco 7 templi egizi da non perdere in un viaggio in Egitto. Continua a leggere per avere tutte le info utili per organizzare la tua visita a questi templi millenari e stupefacenti.

Durante il mio viaggio in Egitto ho visitato tantissimi templi, ma tra tutti questi sono i 7 più belli e spettacolari, che non si possono proprio perdere quando si viene in questo Paese.

I più bei templi egizi

L’Egitto è una terra antica, ricca di storia e di riferimenti ad un’epoca lontanissima che ha reso la sua popolazione famosa in tutto il mondo. Chi a scuola non ha mai studiato l’Antico Egitto? Chi non ha mai desiderato, almeno una volta, vedere le piramidi e visitare uno dei tantissimi templi millenari egiziani? Nel mio viaggio in Egitto di 11 giorni ho fatto tutto questo, e anche di più. Ho passato 2 giorni al Cairo e visitato il Museo Egizio, le piramidi di Giza e la Moschea di Alabastro, ho fatto una meravigliosa crociera sul Nilo di 4 giorni e ho passato 2 giorni in totale relax in un resort sul Mar Rosso.

7 templi egizi da non perdere in un viaggio in Egitto

Durante il mio viaggio le visite ai templi non sono mai mancate, e si sono concentrate tutte durante la crociera sul Nilo da Luxor ad Assuan. In totale ho visitato 7 templi più la Valle dei Re. Ogni sito è unico e incredibile, e non si può non farsi sfuggire un sonoro “wow” quando si viene a visitarli tutti. Prima di parlartene però, voglio fare una breve panoramica di cosa si intende con “Tempio” quando si viene in Egitto.

Io per prima avevo un pensiero sbagliato a riguardo, perchè erroneamente pensavo che con la parola tempio si indicasse un luogo di culto, ma in Egitto un tempio è molto più di questo. Infatti qui il tempio era il centro nevralgico della vita amministrativa, e non solamente un luogo dedicato a questa o quella divinità. Al suo interno si svolgevano attività politiche, matrimoni, riunioni di consiglio e via dicendo. Insomma, seppur dedicati alle divinità, i templi in Egitto non sono semplicemente luoghi sacri.

A questo riguardo, prima di venire qui pensavo di dover riservare un abbigliamento particolare per la visita dei templi, proprio perchè da noi si usa coprire le spalle e non entrare troppo svestiti in chiesa, ma in realtà questa è una convinzione tutta occidentale. Qui in Egitto ci si deve vestire in un certo modo per rispetto verso la cultura musulmana, più che per entrare in un luogo sacro (che poi sacro non è). Se vuoi approfondire questo argomento, qui ti do qualche consiglio su cosa mettere in valigia per un viaggio in Egitto, per toglierti ogni dubbio.

7 templi egizi da non perdere

Torniamo a parlare dei templi. Come già anticipato, quelli che vedrai di seguito non sono gli unici templi da vedere in Egitto, ma sono quelli che secondo me non si possono proprio saltare. 

7 templi egizi da non perdere in un viaggio in Egitto
Colonne del Tempio di Kom Ombo

Abu Simbel

Il complesso di Abu Simbel è sicuramente il più famoso di tutto l’Egitto, e la sua fama è più che meritata. Costruito nel XIII secolo da Ramses II e scoperto nel 1813, nel 1979 il complesso archeologico è stato inserito nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Di questo tempio (anzi di questi templi, visto che sono due) la cosa più sorprendente è la sua storia moderna. Infatti, oggi chiunque può venire ad ammirare gli splendidi interni decorati e le maestose statue esterne, grazie ad un’enorme azione di salvataggio avvenuta tra il 1964 e il 1968. 

Infatti, dopo la costruzione della diga di Assuan pochi anni prima, l’intero sito era sommerso dall’acqua. L’UNESCO allora, intenzionato a salvare Abu Simbel, ha tagliato, numerato e smontato blocco per blocco l’intera parte scolpita della collina originale, per poi ricostruire pezzo per pezzo l’intero sito nella posizione odierna, che si trova 65 metri più in alto e 210 metri più indietro rispetto a quella originale.

La storia del sito di Abu Simbel è lunga e affascinante, e i suoi due templi sono una meraviglia per gli occhi, sia esternamente che internamente. Attorno a questo complesso ruotano numerose leggende, e anche uno dei tanti misteri del mondo egizio: nella stanza più remota del tempio maggiore si trovano le statue di 4 divinità che, ogni giorno, vengono colpite dai raggi del sole, tranne una, ossia quella del Dio delle Tenebre

7 templi egizi da non perdere in un viaggio in Egitto
Tempio di Abu Simbel

Questo è un fenomeno inspiegabile, e ancora più inspiegabile è come gli ingegneri del tempo siano riusciti ad ottenere questo risultato con gli strumenti che avevano a disposizione. Gli egizi sono famosi per aver realizzato opere inimmaginabili e avanzate, e questo è solo uno dei tanti esempi. Passiamo ora agli aspetti pratici, perchè visitare Abu Simbel non è semplicissimo, o quantomeno, non è affatto comodo.

Abu Simbel si trova a quasi 300 km di distanza da Assuan, e per visitare il sito bisogna mettere la sveglia alle prime ore del giorno. Solitamente i bus per venire a visitare questo sito partono attorno alle 3 o alle 4 del mattino, e impiegano dalle 3 alle 4 ore per arrivare. La motivazione è semplicissima: all’apertura ci sono meno persone e fa molto meno caldo rispetto al resto della giornata. In Egitto c’è da fare i conti con le temperature elevate e il sole a picco, e questo non si può mai dimenticare!

Per visitare Abu Simbel ci sono tantissimi tour giornalieri che partono da Assuan, e su siti come Civitatis e GetYourGuide si trovano tante opzioni che includono sia lo spostamento che il biglietto di ingresso, con pick-up e drop-off all’hotel o alla nave in cui si alloggia.

Tempio di Philae

Il Tempio di Philae è quello che mi è piaciuto di più in assoluto, perchè l’ho trovato sorprendente nella sua unicità. In Egitto tutti i templi presentano le stesse caratteristiche, al loro interno si trovano le classiche colonne e i decori su pareti e soffitti, ma solamente il Tempio di Philae non è circondato da sabbia e terra. Questo tempio infatti si trova su un isolotto ed è totalmente circondato dall’acqua. L’effetto è sensazionale, e a tratti sembra di trovarsi in Grecia o in Sicilia!

La storia moderna del Tempio di Philae è simile a quella di Abu Simbel, perchè anche questo sito è stato riportato alla luce dall’UNESCO, che lo ha trasferito dai fondali delle acque in cui si trovava sull’isola di Agilkia. Anche questo tempio fa parte dei Patrimoni dell’Umanità, e qui si venerava la Dea Iside. Per arrivare qui si deve fare un tratto di strada (da Assuan) in macchina, e poi navigare fino all’isola dove si trova il Tempio.

7 templi egizi da non perdere in un viaggio in Egitto
Tempio di Philae

Solitamente la visita del Tempio di Philae si associa ad Abu Simbel, perchè arrivare in questo posto isolato e circondato dall’acqua è davvero rigenerante dopo l’alzataccia per arrivare ad Abu Simbel. In una giornata quindi si riescono a vedere 2 dei 7 templi egizi da non perdere in un viaggio in Egitto. Anche in questo caso, i tour che si trovano online sono numerosissimi.

Tempio di Kom Ombo

Durante una crociera sul Nilo, una delle tappe principali è il Tempio di Kom Ombo, situato nella città omonima. Questo tempio si distingue da tutti gli altri perchè è l’unico ad essere dedicato a due divinità: Sobek e Horus, due fratelli che, dopo una lite, si sono ricongiunti. Qui si possono vedere delle rappresentazioni sensazionali di strumenti chirurgici moderni, che sorprendentemente gli egizi usavano già nel I e II secolo a.C., ai tempi della costruzione del sito.

Proprio per rendere omaggio a due divinità, il tempio è un esempio perfetto di simmetria, e presenta esattamente gli stessi elementi sia sul lato sinistro che sul lato destro. Inoltre, è uno dei templi meglio conservati dell’intero Egitto, e vederlo con la luce del tramonto è un’esperienza indescrivibile, davvero da pelle d’oca! Vicino al Tempio di Kom Ombo si trova un piccolissimo museo dedicato ai coccodrilli, che erano considerati sacri.

7 templi egizi da non perdere in un viaggio in Egitto
Tempio di Kom Ombo

Al suo interno si possono vedere 22 esemplari imbalsamati e anche delle uova di coccodrillo essiccate e imbalsamate, con tanto di coccodrillini al loro interno. Non una visione celestiale, ma sicuramente d’impatto! La visita al tempio di Kom Ombo è inclusa in ogni crociera sul Nilo che si rispetti, e solitamente si visita questo sito nello stesso giorno in cui si visita anche il Tempio di Edfu, di cui ti parlo tra pochissimo.

Tempio di Edfu

Come promesso, eccoci a parlare del Tempio di Edfu. Questo, proprio come il Tempio di Kom Ombo, è una delle tappe fisse delle crociere sul Nilo, e la sua visita è inclusa già nel prezzo che si paga per imbarcarsi. Anche questo tempio è dedicato al Dio Horus, ed è il secondo più grande dell’Egitto. Edfu è una città vivace e frenetica, e per arrivare al Tempio si passa per le sue strade, dove la vita scorre veloce e caotica.

Il motivo per cui questo tempio è un must dei viaggi in Egitto è che, oltre ad essere imponente e bellissimo, è il più completamente conservato del Paese, grazie alla sua posizione lontana dal Nilo, che gli ha permesso di non subire la devastazione delle inondazioni del fiume nei secoli passati. A volere la costruzione di questo sito è stato Tolomeo III, nel 237 a.C., ma purtroppo non lo vide mai finito, perchè per portarlo a termine ci vollero quasi 2 secoli.

7 templi egizi da non perdere in un viaggio in Egitto
Tempio di Edfu

Questo tempio è davvero immenso, e le sue sale interne sono tantissime. Io personalmente ho amato le colonne e i corridoi più esterni, con le pareti altissime e fittamente decorate di storie, narrazioni e racconti sulla vita quotidiana del tempo e sulle vicende degli Dei. A me è piaciuto davvero tanto e non potevo non menzionarlo tra i 7 templi egizi da non perdere mai e poi mai durante un viaggio in questo Paese!

Tempio di Karnak

Il Tempio di Karnak è stato il primissimo tempio che ho visitato in Egitto, e un pò come il primo amore, non si scorda mai. Dopo aver preso un aereo dal Cairo in direzione Luxor, la guida è venuta a prelevarmi in aeroporto e da lì siamo andati direttamente a visitare il tempio di Karnak, il più grande mai costruito nel mondo intero. Al suo interno ci sono ben 3 templi principali più altri più piccoli, e l’insieme è davvero maestoso e impressionante.

Una delle cose che più mi ha colpito di questo Tempio è stato il fatto che per costruirlo cis ono voluti millenni! Esteticamente parlando invece, sono rimasta a dir poco stregata dalla sala delle colonne, che in gergo tecnico si chiama “sala ipostila”. Qui ci sono ben 134 colonne disposte su 16 file, ognuna a rappresentare uno dei figli di Ramses II. Dopo una spiegazione sulla costruzione del tempio e sulle divinità a cui questo è dedicato (il Dio Amon, la sua sposa Mut e il loro figlio Khonsu), si può girare liberamente ed esplorare ogni angolo.

7 templi egizi da non perdere in un viaggio in Egitto
Tempio di Karnak

Mentre visiti il tempio in autonomia però, fai attenzione a chi ti propone di seguirlo per vedere una parte nascosta del tempio o a chi si propone di fotografarti in questo o in quel posto: lo fanno tutti per avere una mancia, ed è difficilissimo sganciarsi una volta che si viene abbordati. Questa è una delle cose da sapere prima di fare un viaggio in Egitto, e io l’ho provata sulla mia pelle per la prima volta proprio qui, al Tempio di Karnak! 

Tempio di Luxor

Passiamo ora a un altro dei 7 templi egizi da non perdere, nonchè uno dei più fotografati in assoluto: il Tempio di Luxor. Questo meraviglioso tempio si trova al centro della città omonima, a breve distanza dal Tempio di Karnak e facilissimo da raggiungere anche in autonomia. Questo tempio risale al 1390 a.C. e fu costruito per volere di Amenhotep III. Anche il Tempio di Luxor, come quello di Karnak e gli altri visti fin qui, fa parte dei siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

7 templi egizi da non perdere in un viaggio in Egitto
Tempio di Luxor

Di sera al Tempio di Luxor vengono organizzati concerti e giochi di luci, che con il tramonto a fare da sfondo regalano immagini da cartolina e ricordi indimenticabili. Io l’ho visitato di giorno, in un orario abbastanza caldo in realtà (ero a ridosso di mezzogiorno), ma purtroppo non ho potuto fare altrimenti. Consiglio, se possibile, di visitare il Tempio di Luxor di prima mattina, per evitare sia il caldo che la folla di turisti che arriva più tardi nell’arco della giornata.

Una visita al Tempio di Luxor solitamente è inclusa in qualsiasi crociera sul Nilo, ma per lo spettacolo di luci e musica serale ci si deve organizzare in autonomia.

Tempio di Hatshepsut

L’ultimo dei 7 templi egizi da non perdere assolutamente, ma non per importanza, è il Tempio di Hatshepsut, anch’esso a Luxor. Questo tempio si trova dall’altra parte della montagna rispetto alla Valle dei Re (e proprio per questo consiglio di visitarli uno dopo l’altro), ed è stato costruito dalla regina Hatshepsut. Qui si verificano ben 2 misteri egizi, ed entrambi mi hanno lasciato letteralmente a bocca aperta.

Il primo riguarda la luce del sole che, nei giorni del solstizio d’inverno, passa prima sull’altare del Tempio di Karnak e poi illumina l’altare del Tempio di Hatshepsut, dedicato al Dio del sole Amon-Ra. Il secondo riguarda la maestria dell’architetto che ha costruito il tempio, che altri non era che l’amante della regina. La tomba della Regina Hatshepsut è l’unica a trovarsi nella Valle dei Re (e non nella Valle delle Regine), ed è anche la più profonda di tutto il complesso funerario.

7 templi egizi da non perdere in un viaggio in Egitto
Tempio di Hatshepsut

Gli studi hanno rivelato che la tomba, il cui accesso è dall’altra parte della montagna, si trova esattamente sotto il tempio da lei costruito, e i due non sono comunicanti! Trovo tutto questo semplicemente assurdo. Il tempio che si vede oggi è solo una parte del tempio originario, che aveva 3 livelli di edifici collegati tra loro da rampe e scale, ma ancora oggi è impressionante per la sua conservazione e la simmetria della sua costruzione.

Visitare i templi egizi in autonomia o con una guida?

Secondo me il modo migliore per visitare i templi egizi è con una guida. Innanzitutto le guide spiegano tantissimi aspetti dei templi che in autonomia non sarebbe possibile conoscere, e in secondo luogo raccontano aneddoti divertenti e bizzarri che sono davvero interessanti. Inoltre, le guide solitamente ti accompagnano durante tutta la visita, e impediscono ai venditori di avvicinarsi troppo (cosa sempre utile). 

Qui ti spiego perchè ho preferito fare un tour privato dell’Egitto invece che un viaggio fai da te, e le motivazioni che trovi in questo articolo sono le stesse per cui secondo me conviene affidarsi ad una guida e abbandonare l’idea di fare da soli. L’Egitto è un Paese ricchissimo di cose da vedere, ma non è certo agevole farlo in autonomia. Visita la sezione del blog dedicata all’Egitto per scoprire tutto quello che c’è da fare e da vedere qui, quali sono le esperienze più belle da fare in Egitto e tanto altro.

Fammi sapere con un commento se l’articolo ti è piaciuto e lo hai trovato utile!

Io ti aspetto al prossimo viaggio,

Erika

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