Oggi ti porto con me in una gita fuori porta alla scoperta di Celleno, il borgo fantasma in provincia di Viterbo che in pochi conoscono.
Ti farò conoscere un borgo abbandonato che puoi visitare in totale autonomia e con i tuoi tempi. Io l’ho scelto come meta per una gita fuori porta in una domenica di sole, e se stai cercando un posto poco affollato e sconosciuto ai più, questo è il luogo perfetto!
Quando si parla di borghi fantasma nel Lazio, viene subito in mente Civita di Bagnoregio, detta anche la città che muore, ma in pochissimi sanno dell’esistenza di Celleno, che ne condivide le tristi vicende.
Questo borgo è arroccato su uno sperone di tufo nella provincia di Viterbo, non troppo lontano né da Roma né da Orvieto. Se parti da Roma considera un’ora e mezza per arrivare qui tramite l’autostrada.
Un pò di storia
Per capire meglio Celleno però, facciamo un passo indietro. Le sue origini risalgono all’età etrusco-romana, e nel corso dei secoli è stato scenario di dispute e passaggi di proprietà. Durante il Trecento il castello fu spettatore della rivalità tra Guelfi e Ghibellini e nella seconda metà del Cinquecento fu feudo degli Orsini. Questo borgo deve molto alla famiglia Orsini, da cui il Castello ancora oggi prende il nome. A partire dalla fine del Cinquecento lo Stato Pontificio lo assorbì nei suoi possedimenti, e il centro abitato andò incontro ad un’inesorabile decadenza del centro abitato.
Nei secoli successivi epidemie e frane colpirono Celleno, e un terremoto lo distrusse definitivamente nel 1931. Il Consiglio Comunale decise allora di costruire un borgo nuovo, e nel 1951 decretò il trasferimento definitivo della popolazione da Celleno vecchio al nuovo. Il nuovo borgo si trova a brevissima distanza da Celleno vecchio ed è un tranquillo paesino della tuscia viterbese.
Il borgo fantasma
Ma andiamo a scoprire cosa è rimasto attualmente del vecchio borgo. Ad interessare è proprio la parte abbandonata dall’uomo. Il borgo è infatti un intricato dedalo di viuzze che conducono al Castello. Si accede al borgo antico tramite la via del Ponte, una bellissima strada in lieve salita che punta ad un piccolo arco. Superato il ponte e passato l’arco, un cartello in legno accoglie il visitatore dando il benvenuto proprio nel “Borgo fantasma”.
Stradine strette e case diroccate si susseguono e si snodano per condurre a un meraviglioso e scenografico panorama. Girando attorno agli edifici e seguendo il percorso indicato dai cartelli si osserva la vita di un qualsiasi borgo italiano di inizio Novecento. L’impressione che si ha è quella di camminare in una fotografia color seppia, di quelle che i nonni ci facevano vedere da piccoli.
Troverai vecchie botteghe e spazi di lavoro, stalle e forni proprio come se il tempo si fosse fermato di colpo, congelando la vita che c’era lì fino a un momento prima. Intonaco cadente e oggetti in disuso cattureranno la tua attenzione come hanno catturato la mia, e ti lasceranno con una strana sensazione addosso. Sarà la luce del sole al tramonto, la quiete assoluta e i colori caldi e vividi, ma qui si respira un’aria diversa. Hai l’impressione di camminare tra i ricordi di qualcuno!
Celleno e il FAI
Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha inserito questo borgo nella sua lista di beni e organizza periodicamente delle giornate dedicate alle aperture straordinarie, in cui è possibile fare una visita guidata del borgo. Consiglio caldamente di visitarlo anche in solitaria, perchè merita tantissimo!
Quella alla scoperta di Celleno è una passeggiata lenta, pacata, che non ha alcuna fretta. Nulla può cambiare, tutto è statico e immobile, e viene naturale adeguarsi a questo scorrere del tempo che sembra rallentato.
Come organizzare la tua gita fuori porta
La visita del borgo non porta via più di un’ora, ed è una buona idea abbinare la gita a Celleno a quella a Sant’Angelo, il Paese delle Fiabe. I due borghi si trovano infatti a soli 15 minuti di auto di distanza, e per gli amanti del trekking c’è anche un sentiero immerso nei boschi che li collega con una camminata di circa 5 km.
La mia gita fuori porta alla scoperta di Celleno il borgo fantasma è giunta al termine, e torno a casa con tanta meraviglia negli occhi e più ricca: ho conosciuto un posto nuovo che non va dimenticato!
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Al prossimo viaggio,
Erika
Ci sono stata lo scorso anno e me ne sono innamorata subito. Abbiamo anche adottato un fantasma che ancora oggi ogni tanto invochiamo per farci illuminare la stanza! e poi…che panorami mozzafiato dal belvedere!
Hai ragione, ci si innamora all’istante!!