Se stai organizzando il tuo viaggio nelle Langhe e ti stai chiedendo dove mangiare piatti tipici nelle Langhe spendendo poco, sei nel posto giusto: continua a leggere per scoprire quali sono i piatti da assaggiare assolutamente e dove trovarli a prezzi ragionevoli, senza però rinunciare alla qualità.
Le Langhe sono una delle zone più affascinanti del Piemonte, famose per i panorami di vigne e per una cucina ricca di tradizione. Fortunatamente però, non serve un budget enorme per godersi i sapori autentici di questa terra: tra i tanti borghi delle Langhe, infatti, si nascondono osterie e trattorie dove si mangia benissimo spendendo poco.
In questo articolo ti porto alla scoperta dei 3 posti migliori dove mangiare piatti tipici nelle Langhe spendendo poco, tra agnolotti del plin, tajarin, vitello tonnato e vini locali serviti con il sorriso. Personalmente, ho amato mangiare qui, e durante il mio viaggio nelle Langhe sono riuscita ad assaggiare tantissimi piatti buonissimi senza sforare il budget. Con un pò di accortezza e andando nei posti giusto si può fare un’esperienza gastronomica low cost davvero entusiasmante: vieni con me!
Piatti tipici delle Langhe da non perdere
Prima di capire dove mangiare piatti tipici nelle Langhe spendendo poco, voglio fare una panoramica della cucina tradizionale di questa zona, e di quali sono i piatti tipici delle Langhe da non perdere assolutamente. Mangiare nelle Langhe è un vero piacere, perchè si incontrano tradizioni antiche e sapori autentici, ma anche abbinamenti audaci e insoliti. I piatti più famosi dei menù delle Langhe sono sostanzialmente 3:

- gli agnolotti del plin,
- i tajarin,
- il vitello tonnato.
Non sono però gli unici piatti tipici delle Langhe da non perdere. La tradizione piemontese, infatti, propone anche tantissimi dolci squisiti e secondi saporiti, per non parlare della grande varietà di paste tra cui si può scegliere. Ecco quali sono i piatti tipici delle Langhe da non perdere secondo me.
Gli agnolotti del plin
Iniziamo a parlare dei piatti tipici delle Langhe da non perdere con quello che è il simbolo della cucina piemontese più genuina: gli agnolotti del plin. Questa pasta ripiena incarna l’anima e l’essenza più autentica delle Langhe e trasmette tutti i sapori e le tradizioni di questa terra. Si tratta di piccoli agnolotti ripieni di carne arrosto o verdure, che presentano la tipica chiusura a pizzocotto (che in piemontese si dice, appunto, plin). Solitamente vengono conditi con burro e salvia, oppure con un sugo d’arrosto ricco e saporito.

Questo è un piatto semplice ma che non può non conquistare il palato, grazie al ripieno gustoso e al sugo invitante. Gli agnolotti del plin si trovano letteralmente su ogni menù delle Langhe, ma per trovare i più buoni in assoluto si devono lasciar perdere i menù raffinati e si deve cercare nelle trattorie e nelle osterie a conduzione familiare, dove si segue ancora la ricetta tradizionale e il metodo di preparazione della nonna.
I tajarin
Rimanendo tra i primi, un altro dei piatti tipici delle Langhe da non perdere è quello rappresentato dai tajarin. Si tratta di sottili tagliolini all’uovo preparati con un impasto ricco di tuorli, che gli conferisce il tipico colore giallo intenso e la consistenza vellutata e squisita. Il condimento più tradizionale con cui si abbina questo tipo di pasta è il ragù di carne, ma ne esistono numerose versioni, che affiancano alla pasta altri prodotti tipici della zona, come il tartufo. Una combinazione che si trova molto spesso, infatti, è quella burro e tartufo. I tajarin sono tanto famosi quanto gli agnolotti del plin, e anche in questo caso trovarli nel menù non è affatto difficile.
Trovarne di buoni però, lo è leggermente di più: le versioni più gustose e saporite si trovano, ancora una volta, nelle osterie e nelle trattorie: qui si preparano alla vecchia maniera, spesso completamente a mano. Personalmente, ho amato più di ogni altra la versione al ragù, con tanto di scarpetta finale per tirare su tutto il sugo rimasto nel piatto.

Altre paste piemontesi
Le paste piemontesi non sono solamente queste due, e nei menù delle Langhe si incontrano spesso anche gli gnocchi al Castelmagno e i ravioli al brasato. Si tratta di due piatti tradizionali che hanno un carattere più rustico rispetto ai piatti appena descritti. Gli gnocchi al Castelmagno sono classici gnocchi di patate che vengono conditi con una fonduta del pregiato formaggio Castelmagno DOP e che sono caratterizzati da un sapore intenso e avvolgente. Solitamente è più facile trovare questo piatto in inverno, ma in alcuni posti si serve anche nella stagione calda.
I ravioli al brasato, invece, hanno la tipica forma del raviolo e un ripieno fatto di carne rossa cotta per ore e ore nel vino rosso (Barolo o Nebbiolo). Anche in questo caso, è più facile trovarli in inverno, ma trattandosi di un piatto tipico e caratteristico della zona, non è impossibile assaggiarli anche in estate e primavera. Osterie e trattorie ne sono solitamente gli ambasciatori più affidabili, motivo per cui consiglio di non cercarli altrove, se si vuole assaggiare l’autentica ricetta piemontese.
Vitello tonnato
Un altro grande classico dei piatti tipici delle Langhe da non perdere è il vitello tonnato, piatto bandiera della cucina piemontese nel mondo. Le fettine di vitello cotte lentamente e servite fredde sono accompagnate da una salsa cremosa e squisita realizzata unendo tonno, uova e capperi a formare una maionese a dir poco spettacolare e dal sapore inconfondibile. Si tratta di un piatto elegante, ma in grado di saziare e far leccare i baffi. Si trova in tutti i menù delle Langhe, sia nei ristoranti più raffinati che in quelli più rustici, e durante un viaggio qui è un vero sacrilegio non fare nemmeno un piccolo assaggio di questo piatto.

Il vitello tonnato si può trovare sia tra gli antipasti che tra i secondi, ma personalmente lo preferisco a inizio pasto, prima di mangiare la pasta, poichè in questo modo riesco ad assaporare meglio la sua delicatezza e a non coprirla con i sapori più intensi e corposi dei primi, che qui sono sempre parecchio carichi.
La carne cruda (battuta di fassona)
La carne cruda è un altro antipasto che si trova spessissimo nei menù delle Langhe, e che consiglio di assaggiare anche a chi non ama questo genere di preparazione, perchè ha un sapore sublime e che non ha nulla a che fare con quello che si può assaggiare altrove. La carne cruda di fassona viene tagliata al coltello e condita in modo semplice, con olio, sale e pepe, ma spesso si accompagna anche con altri condimenti, messi di lato e da dosare a propria discrezione. La qualità della carne è eccellente, e anche gustarla da sola è un’esperienza gourmet di prima categoria.
I condimenti che si trovano più spesso accanto a questa preparazione sono il tartufo bianco d’Alba, il tuorlo d’uovo, la salsa bagnetto verde, la salsa bagnetto rosso o la salsa tonnata (la stessa del vitello tonnato). In alcuni casi si può trovare, come guarnizione, anche la tipica nocciola tostata delle Langhe, affiancata da cristalli di sale.

I secondi piemontesi
Il vitello tonnato è il più celebre secondo della cucina piemontese, ma nei menù delle Langhe si incontrano anche altre proposte, in particolare il brasato al Barolo e il bollito misto con le salsine tipiche di accompagnamento. Si tratta di due secondi che appartengono alla tradizione contadina, e che portano in tavola carne dalla cottura lunghissima, condita da un lato con uno dei vini più famosi e apprezzati della zona, dall’altro con salse sfiziose e saporite che esaltano la tenerezza della carne e si accostano a meraviglia al sapore del bollito.
Nelle trattorie dei piccoli borghi questi piatti vengono serviti generalmente in porzioni abbondanti e con pochi fronzoli, spesso in abbinamento ad un calice di vino locale: una vera chiccheria e una squisitezza per il palato (anche se un pò meno per gli occhi, c’è da dirlo).
Bunet
Il dolce tipico più famoso delle Langhe è senza ombra di dubbio il bunet, un budino al cioccolato e amaretti. Secondo la tradizione, questo dolce allieta il palato dei piemontesi sin dal XIII secolo e, sebbene si tratti di un piatto facilissimo da realizzare, è anche buonissimo e sempre apprezzato sia dai turisti che dalla gente del posto. Io ne ho assaggiate un paio di versioni, e a parte qualche fronzolo, l’essenza è sempre la stessa: pochi ingredienti, semplici ma autentici e dal sapore ineguagliabile. Questo rientra a tutti gli effetti tra i piatti tipici delle Langhe da non perdere durante un viaggio da queste parti.

Altri dolci tipici delle Langhe
Per terminare un pasto nelle Langhe però, ci sono anche altre opzioni, come la torta di nocciole e la torta 900. La prima è una classica torta fatta di pan di Spagna e nocciole tostate, tipiche delle Langhe, mentre la seconda è una torta morbida con ripieno di crema al cioccolato. L’ideale è abbinare questi dolci ai vini pregiati della zona, come il Barbera, il Dolcetto e il Nebbiolo, tutte soluzioni che accompagnano l’intero pasto e si sposano alla perfezione anche con la dolcezza del cioccolato, mantenendo i prezzi contenuti.
Dove mangiare piatti tipici nelle Langhe spendendo poco
Ora che ti ho descritto i piatti tipici delle Langhe da non perdere, è arrivato il momento di entrare nel vivo dell’articolo e di parlarti dei posti dove mangiare piatti tipici nelle Langhe spendendo poco. Mangiare nelle Langhe non è sempre economico, motivo per cui è necessario organizzarsi per tempo e prenotare in anticipo, soprattutto durante l’alta stagione. Per limitare la spesa le soluzioni migliori sono le osterie e le trattorie, dove si trova anche la cucina più autentica e genuina.

Durante la mia settimana nelle Langhe ho avuto modo di assaggiare diversi menù, mangiando nei vari borghi della zona, e di seguito voglio indicarti i posti più buoni in assoluto, dove gustare la cucina delle Langhe al suo meglio. Un consiglio che voglio darti, inoltre, è quello di optare per i menù a prezzo fisso, che spesso propongono un primo e un secondo abbinati ad un vino della casa e, in alcuni casi, includono anche un dolce.
I prezzi per un menù fisso vanno dai 15 ai 25 euro a persona, e sono decisamente vantaggiosi per riuscire a mangiare tante pietanze e anche con dosi generose. I prezzi dei menù alla carta invece sono tendenzialmente più alti. Ecco di seguito uno schemino riassuntivo utile per farti un’idea dei prezzi di osterie e trattorie nelle Langhe:
Tipologia di locale | Formula | Prezzo medio a persona | Cosa include | Note utili |
🧺 Osterie tradizionali | Menù fisso pranzo (feriale) | €15 – €25 | Primo, secondo, contorno, dolce, acqua e vino della casa | Ottima soluzione per un pranzo autentico senza spendere troppo. Spesso gestite a livello familiare. |
🥘 Osterie tipiche / trattorie di paese | Menù degustazione | €30 – €40 | 3–4 portate (antipasti misti, primo, secondo, dolce), vini esclusi | Il modo migliore per provare più piatti locali in una sola volta. Prezzo variabile in base alla stagione e al tartufo. |
🍽️ Trattorie con cucina piemontese | Alla carta | €35 – €50 | Antipasto €8–12 · Primo €12–18 · Secondo €15–25 · Dolce €6–8 | Più libertà di scelta ma anche prezzo leggermente superiore. Spesso i piatti sono più elaborati. |
🧾 Ristoranti tipici con cantina o vista panoramica | Menù degustazione gourmet | €50 – €70 | 5–6 portate con vini selezionati o abbinamento facoltativo | Ideale per un’esperienza gastronomica completa senza arrivare ai prezzi stellati. |
🌰 Agriturismi delle Langhe | Menù fisso “della casa” | €25 – €35 | Antipasti, primo, secondo, dolce, acqua e vino sfuso | Cucina casalinga genuina, ingredienti locali e ottimo rapporto qualità-prezzo. Perfetto per gruppi o famiglie. |
Adesso invece, ti parlo dei ristoranti dove mangiare piatti tipici nelle Langhe spendendo poco che ho scelto io per la mia esperienza enogastronomica piemontese.
More e Macine – La Morra
Voglio iniziare proprio dal ristorante che mi è piaciuto di più e che mi ha conquistato sin dal primo sguardo. Si tratta del ristorante More e Macine, situato nel borgo di La Morra. Questo locale è un vero gioiellino, che oltre ad una sala interna, offre anche la possibilità di stare all’aperto in estate, godendo di una splendida vista sulla vallata circostante. Venire qui al tramonto è un’emozione indescrivibile, perchè oltre allo sguardo, si appaga anche il palato. La selezione del menù è molto tipica, ma a prezzi più che onesti, e anche con qualche variante fantasiosa.

Io per esempio ho voluto assaggiare gli agnolotti del plin conditi con la lavanda, un abbinamento che mi ha sorpreso e lasciato piacevolmente colpita. Anche il vitello tonnato e la battuta di fassona erano eccellenti, ma quello è stato senza ombra di dubbio il piatto che più mi è rimasto impresso. A conclusione del pasto un buon bonet ha chiuso un’esperienza che ci tengo a consigliare a chiunque trascorra del tempo nelle Langhe. La Morra è un borgo incantevole, e in abbinamento con questo ristorante è diventato il mio preferito in assoluto.
Per due persone, con 3 portate a testa (antipasto, primo e dolce), ho speso circa 50/55 euro.
Osteria I sognatori – Alba
In ordine di gradimento, la seconda posizione dei posti dove mangiare piatti tipici nelle Langhe spendendo poco va all’Osteria dei sognatori, locale storico della città di Alba. Questa è una vera e propria osteria, con tovagliette di carta e tavoli condivisi, ordinazioni prese spesso senza taccuino e un’autenticità disarmante. Dai quadri alle pareti alle stampe che ritraggono un’Alba antica e quasi dimenticata, ai fiori e ai mobili vintage che arredano l’ambiente rustico e semplice. Insomma, qui tutto è estremamente casalingo, con i suoi pro e i suoi contro.

Sulla cucina però, di contro non se ne riescono proprio a trovare: verace, della nonna, autentica. Mi ha conquistato con le sue porzioni abbondante e ricche di sapori, mai banali ma al contempo semplicissime. Qui ho gustato un buonissimo piatto di tajarin con zucchine e pancetta, un abbinamento diverso dal solito ragù, che però non aveva nulla da invidiare alla versione classica, che invece ho assaggiato da Raffaele, che non ha mangiato altro per tutta la vacanza. Come antipasto non sono riuscita a resistere al vitello tonnato, e per dolce ho optato per una crostata della casa.
La spesa complessiva è stata di circa 55 euro e, anche in questo caso, sono stati più che ben spesi.
Naevia – Nieve
Pur discostandomi un pò dall’ambiente dell’osteria e della trattoria, voglio nominare tra i posti dove mangiare piatti tipici nelle Langhe spendendo poco, un ristorante elegante e moderno che si trova sulla via principale di Nieve, uno dei borghi più belli d’Italia. Il ristorante Naevia è un locale gestito da un personale giovanissimo, dove l’accoglienza ricercata e gli abbinamenti risultano insoliti ma curiosi e sfiziosi. Naevia conquista per il suo stile e la sua eleganza, ma anche per la sua cucina, che alle ricette tradizionali affianca tecniche e impiattamenti moderni.
Consiglio di venire qui con lo sconto di The Fork, se se ne ha la possibilità, altrimenti il conto può essere un pò più esoso rispetto alle altre proposte descritte finora, rimanendo delusi davanti alla cassa. Di quello che si mangia però, non si rimane delusi: tajarin al ragù, battuta di fassona e dolci particolarissimi abbinati ad un passito dal sapore intenso e pungente. All’arrivo, poi, si viene accolti con un benvenuto in bollicine e piattino davvero squisito, che mostra l’attenzione ai dettagli e all’innovazione.

Il conto, al netto dello sconto di TheFork, è stato di circa 30 euro in due (santo TheFork!).
Consigli per risparmiare nelle Langhe
Per riuscire a risparmiare su ristoranti, osterie e trattorie, è preferibile mangiare fuori a pranzo invece che a cena, perchè molti locali offrono i menù a prezzo ridotto o fisso solamente a pranzo, anche nei weekend. Inoltre, evitare i borghi più turistici è un’altra strategia per risparmiare, anche se ovviamente questi presentano molte più opzioni e scelte variegate. Per avere qualche offerta in più, può convenire optare per il menù del giorno o i piatti del territorio, solitamente più economici rispetto ai piatti alla carta, ma di pari qualità.

Infine, essendo questa una zona vitivinicola, è sempre preferibile prendere il vino della casa, prodotto nelle cantine locali, piuttosto che altre etichette. Ora che ti ho detto quali sono i posti dove mangiare piatti tipici nelle Langhe spendendo poco, non ti resta che provarli tutti e lasciare uno spazio anche per qualche degustazione, come quella che ho fatto io all’Azienda Fea o le tantissime altre che si trovano in zona:
- Esperienza di spa panoramica con cosmetici naturali all’uva con degustazione vino
- Tour dei vigneti e degustazioni vini nelle Langhe e Monferrato
- Esperienza di caccia al tartufo nelle Langhe
- Esplorazione delle Langhe del Barolo in ebike ed esperienze enogastronomiche
- Degustazione di vini con cena tradizionale delle Langhe
- Visita in cantina e tour dei vigneti
Fammi sapere se l’articolo ti è piaciuto e lo hai trovato utile, e visita la sezione del blog dedicata alle Langhe per scoprire come organizzare un viaggio enogastronomico in questa zona, quali borghi non perdere in un viaggio da queste parti e tanto altro e qual è l’itinerario migliore da seguire per scoprire le Langhe in lungo e in largo.
Io ti aspetto al prossimo viaggio,
Erika
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