Quando mi hanno parlato per la prima volta di San Fruttuoso non ho creduto alle mie orecchie: un’abbazia affacciata su una spiaggia di ciottoli bianchi raggiungibile solo dal mare e dal bosco, ma è mai possibile?! Incredibilmente, la risposta è sì!
Siamo in Liguria, nello specifico nella Riviera di Levante e San Fruttuoso è una località suggestiva e stupefacente incastonata in una minuscola insenatura nel Parco Naturale Regionale di Portofino: una vera chicca italiana. Secret place? Sì e no!
San Fruttuoso di Camogli, una gemma rara e preziosa
Quando si arriva a San Fruttuoso, la magia inizia dal mare. Mentre ci si avvicina a questo angolo di paradiso, la piccola spiaggetta si apre lentamente e si rivela agli occhi del visitatore pian piano, e così dalla costa fuoriesce questo spettacolo indescrivibile fatto di colori intensi, acque trasparenti e una costruzione bianca che sembra fuori luogo in mezzo a tutta quella natura, ma che in realtà ci sta d’incanto.
Se si visita la Riviera Ligure non si può non trascorrere una giornata a San Fruttuoso, che sia per visitare l’abbazia che vi dimora, oppure per immergersi nelle sue acque cristalline e surreali. Venire qui è senza dubbio un’esperienza che ci si porta dentro per tanto, tantissimo tempo!
La spiaggia è veramente piccolissima, ed è divisa a metà: da un lato uno stabilimento offre lettini e ombrelloni (a prezzi un pò alti devo dire) e dall’altro la spiaggia libera ospita tutti gli altri avventori.
Lo spazio è poco, pochissimo, quindi non c’è letteralmente posto per chi non accetta di passare qualche ora attaccato ad altre persone. Ma come si dice…tutto ha un prezzo, no?!
L’Abbazia di San Fruttuoso tra storia e leggenda
La leggenda vuole che l’origine dell’Abbazia di San Fruttuoso sia legata ad una vicenda che si snoda tra sacro e pagano, che prende vita in una storia di draghi e angeli.
Tantissimo tempo fa nella baia di San Fruttuoso viveva un terribile drago, che divorava brutalmente chiunque provasse ad avvicinarsi. Giustino e Procopio erano due amici di San Fruttuoso, e un giorno comparve loro un angelo, che li invitò a seguirlo, con l’intento di condurli in un luogo di straordinaria bellezza dove avrebbero potuto costruire una chiesa in memoria del loro defunto compagno: la baia di San Fruttuoso, appunto. Giunti lì i due si imbatterono nel drago, e l’angelo lo affrontò con la sua spada in una lunga ed estenuante lotta, battendolo definitivamente. Così Giustino e Procopio poterono costruire l’Abbazia di San Fruttuoso, in onore del loro amico e compagno.
La storia però, è un’altra cosa! Nel X secolo i monaci greci costruirono qui le fondamenta di quella che diventerà, nel corso degli anni, l’Abbazia di San Fruttuoso, uno dei simboli delle meraviglie liguri. La struttura cambiò di proprietà diverse volte e fu ampliata e modificata nel corso della storia: prima Adelaide di Borgogna, poi i monaci Benedettini, poi i Doria. Nel 1983, i Doria Pamphili donarono gli edifici che componevano l’Abbazia e i terreni attorno ad essi al FAI, che ancora oggi li detiene e li rende fruibili al pubblico.
Una volta arrivati a San Fruttuoso, una visita all’Abbazia è d’obbligo! Non si può giungere qui e non entrare nella chiesa medievale, ammirare lo spettacolare abside ricavato a ridosso della roccia, la cupola e l’antica torre ottagonale.
Visitare l’Abbazia di San Fruttuoso
Visitare l’Abbazia di San Fruttuoso è possibile tutti i giorni, con delle variazioni a seconda del periodo dell’anno. L’orario di apertura è fissato alle 10.00, mentre quello di chiusura si allunga con l’arrivo della bella stagione. In estate l’Abbazia chiude alle 17.45 (ultimo ingresso ore 17.00). Per consultare gli orari aggiornati ed essere sicuri dell’apertura del sito, consiglio comunque di visitare il sito del FAI.
Per gli iscritti FAI visitare l’Abbazia di San Fruttuoso è gratuito. Per tutti gli altri il biglietto intero costa €8,50 e ci sono diverse riduzioni, consultabili sempre alla pagina dedicata del sito del FAI.
Il Cristo degli Abissi
Gli amanti dello snorkeling e delle immersioni, a San Fruttuoso trovano un’attività suggestiva e memorabile da fare: andare alla ricerca del Cristo degli Abissi, una statua di bronzo che si trova a 15 m di profondità sul fondale marino antistante la baia di San Fruttuoso. Data la trasparenza senza eguali dell’acqua, quando il mare è calmo la statua è visibile a occhio nudo anche dalla superficie, ma il vero spettacolo è ammirarla da vicino!
La statua ha una storia un pò triste in realtà, perchè è nata in memoria di un sub che perse la vita proprio qui, ma rimane una delle attrazioni principali dell’area. La sua fama è talmente grande, che qui vengono celebrati addirittura dei matrimoni sott’acqua!
Come raggiungere San Fruttuoso
Questa è forse la cosa che più “spaventa” del visitare San Fruttuoso, ma non c’è da preoccuparsi, perchè in realtà è molto semplice. San Fruttuoso è raggiungibile solo via mare e a piedi, ed è quindi impossibile arrivare qui con qualsivoglia mezzo a motore su strada.
Il modo più facile e pratico (quello per cui ho optato io su consiglio di un local) è utilizzare i battelli che partono quotidianamente da Camogli, e che sono attivi tutto l’anno.
Nel periodo estivo poi, vista la grande richiesta e affluenza, vengono attivate anche le tratte che partono da Genova, Portofino, Santa Margherita, Rapallo, Chiavari, Recco e Sestri Levante.
Viste le numerose tratte gestite dalla società Golfo Paradiso, rimando direttamente al loro sito internet per tutti i dettagli, orari e prezzi delle stesse, che possono subire variazioni sia in base al meteo che alla stagionalità, quindi è sempre bene controllare dalle fonti ufficiali.
In alternativa, si può arrivare a San Fruttuoso a piedi, seguendo diversi sentieri del Parco Naturale di Portofino, tutti estremamente curati e ben segnalati.
Da Camogli a San Fruttuoso
Per andare da Camogli a San Fruttuoso le vie percorribili sono due: via terra e via mare. Consiglio di arrivare a Camogli utilizzando il treno (per tutti i miei spostamenti in Liguria ho utilizzato l’app Trainline, e l’ho trovata super utile!!), e lasciando a casa l’automobile. La stazione ferroviaria a cui scendere è quella di Camogli-San Fruttuoso, appunto, che si trova a soli 500 m dal pontile da cui partono i battelli.
I battelli partono ogni ora, e il mio consiglio è di prendere il battello di andata alle prime ore del mattino, per evitare la calca di gente delle ore centrali della giornata, e per assicurarsi un buon posto sulla spiaggetta minuscola di San Fruttuoso. Il transfer in battello è veloce e piacevole, e permette di ammirare la meravigliosa Riviera Ligure dal mare, sorpassando Punta Chiappa.
Se invece si sceglie di arrivare a San Fruttuoso a piedi, bisogna attrezzarsi con acqua, crema solare e scarpe comode! Da Camogli a San Fruttuoso ci sono due sentieri percorribili a piedi, il primo più lungo e panoramico, il secondo più agevole e breve.
Il sentiero delle Batterie parte da Via San Bartolomeo. Nel tratto iniziale costeggia un torrente e passa tra gli uliveti, arrivando alla Chiesa di San Rocco, da dove diventa più impegnativo e panoramico.
Dopo la scalinata che va verso Punta Chiappa si passa per La Mortola e poi nel bosco fino alle Batterie, dove si apre un fantastico belvedere sul golfo. Un punto panoramico fenomenale è quello che si affaccia su Cala dell’Oro e Punta Torretta. Nell’ultimo tratto il percorso ridiscende e termina al pontile di San Fruttuoso. La percorrenza è di circa 2 ore e la difficoltà è media.
Il percorso più facile, percorribile anche con bambini, dura un’ora e mezza e parte da San Rocco di Camogli. Passando per Gaixella, Pietre Strette e Casella, arriva alle spalle dell’Abbazia e permette di fare un’esperienza unica anche a chi non è esperto di trekking e di escursioni.
Per chi, infine, volesse fare entrambe le esperienze, consiglio di optare per il viaggio di andata a piedi, e il ritorno in battello. Ad ogni modo, raccomando di prenotare sempre in anticipo i biglietti del battello, in quanto in loco può essere difficile trovare posto, e si rischia di far saltare la giornata, il che non è mai bello!
Percorso San Fruttuoso Portofino
Per chi parte da Portofino invece c’è un itinerario di 4.2 km che in poco meno di 3 ore permette di arrivare a San Fruttuoso a piedi. Il percorso, molto panoramico, è di difficoltà media, e nel tratto iniziale è caratterizzato da una ripida e faticosa salita. Il sentiero inizia in via Fondaco, da qui bisogna superare l’Hotel e mantenere la sinistra, imboccando la scalinata che ci si trova di fronte.
Quando si è in prossimità di Cappelletta c’è un cancello che serve per sbarrare l’accesso ai cinghiali, quindi si raccomanda di chiuderlo dopo averlo superato. Al bivio tra Portofino Vetta e Vessinaro – Prato – San Fruttuoso, va presa la direzione verso quest’ultimo. Il sentiero alterna tratti pianeggianti e saliscendi, e dopo poco più di un’ora di cammino arriva alla località Base 0 (una postazione militare della Seconda Guerra Mondiale).
Questo è un punto panoramico meraviglioso.
Da qui svoltando a destra si raggiunge Pietre Strette, mentre imboccando sulla sinistra si scende verso San Fruttuoso. Da qui gli scorci sul borgo sono tantissimi, e il terreno diventa più ripido.
Io e San Fruttuoso
Durante i miei tre giorni nel Golfo del Tigullio ho deciso di dedicare una buona parte del secondo giorno di esplorazione proprio a San Fruttuoso e Camogli.
Io ero di stanza a Chiavari, quindi ho optato per arrivare in treno a Camogli e da lì prendere il battello per San Fruttuoso. Non avendo fatto i percorsi di trekking a piedi, per scrivere questo articolo ho utilizzato come fonti informative i siti di PortofinoTrek e The Wom Travel, dove consiglio di fare un salto a chi volesse approfondire ancora di più i dettagli delle traversate.
L’arrivo è stato un colpo al cuore, perchè nonostante avessi visto online foto su foto di questo posto, nulla è paragonabile allo spettacolo della realtà! Non credo di aver mai visto un’acqua così limpida e pulita, con tutte quelle sfumature e riflessi della vegetazione circostante. L’Abbazia spunta bianca e imponente tra il verde del bosco e il blu del mare e ho avuto la sensazione di essere arrivata in un secret place, di quelli fatti per pochi eletti.
Pochi non eravamo affatto sulla spiaggia, ma come mi succede sempre quando sono in viaggio, il fastidio dello stare appiccicata agli altri teli mare è stato surclassato dalla meraviglia in cui mi trovavo. San Fruttuoso è un angolo di paradiso indescrivibile a parole, perchè nonostante ci si provi non si riuscirà mai a trasmettere il senso totalizzante di contatto con la natura che si ha qui.
Le barche che fanno avanti e indietro non sono piacevoli, e le onde di turisti che arrivano e partono lo sono ancora meno, lo ammetto..ma fa parte del pacchetto! A volte penso che sarebbe meglio se luoghi come questo rimanessero meno accessibili, per preservare maggiormente la loro bellezza, ma poi penso che se così fosse, non avrei potuto goderne io per prima, né molti altri con me.
San Fruttuoso è veramente un luogo magico, e una delle tante sorprese che mi ha riservato la Liguria in questo breve viaggio di 3 giorni, che mi ha portato a visitare anche Camogli, Portofino, Portovenere e le Cinque Terre. La Liguria è una regione che voglio continuare ad esplorare, fatta di lingue di terra strette tra mare e montagna, dove ogni centimetro è vitale e il mare è il padrone assoluto della vita locale.
Ho amato il mio tempo a San Fruttuoso, il mio stare da sola in mezzo a una folla di gente. Ho apprezzato il mio silenzio misto al vociare continuo degli altri viaggiatori, la sacralità dell’Abbazia in contrasto con il capitalistico uso della spiaggetta, lo sforzo che si fa quotidianamente per bilanciare costantemente lo sviluppo del turismo e la salvaguardia del paesaggio naturale senza il quale questo turismo non sarebbe possibile.
San Fruttuoso è pieno di contrasti proprio per la sua natura così particolare e unica, e passare qualche ora qui lo rende chiarissimo. Ho trovato meraviglioso starmene con i piedi a mollo sul pontile guardando questa baia suggestiva, mentre il sole mi scaldava la pelle e il vento mi asciugava i capelli umidi. Quando le barche se ne vanno e i turisti si assestano c’è una pace labile e preziosissima, effimera e per questo quasi sacra.
Da questa gita a San Fruttuoso sono tornata rigenerata, e avrei voluto allungare la mia permanenza di qualche altra ora, per godere ancora un pò di questo posto da cartolina! Tutti i contenuti su Instagram raccontano l’immediatezza di questo luogo, ma spero con questo articolo di aver lasciato qualcosa di più duraturo e solido, così come il mio ricordo di questo luogo.
Al prossimo viaggio,
Erika