Per il mio viaggio di 3 giorni a Varsavia ho voluto seguire un itinerario fatto di qualche chicca particolare e grandi classici. Continua a leggere per scoprire come fare per vedere tutto, ma proprio tutto di questa città meravigliosa, e portare a casa un ricordo dal valore incomparabile.
Segui il mio itinerario di 3 giorni a Varsavia e vivi emozioni uniche tra tour esclusivi, visite guidate e sapori tipici della cucina locale. Leggi fino alla fine e fai scorta di tutti i miei consigli per costruire un viaggio davvero indimenticabile nella capitale polacca.
Viaggio di 3 giorni a Varsavia
Il mio viaggio di 3 giorni a Varsavia è stato un concentrato di emozioni, vento e sole. Ho deciso di visitare Varsavia in 3 giorni durante il ponte del 1 novembre, non sapendo che invece qui in questa data tutto rimane chiuso per via del forte sentimento religioso legato a questa ricorrenza. Tra le cose da conoscere su Varsavia prima di partire, questa è stata quella che avrei voluto sapere maggiormente. Al di là dello sgomento iniziale per aver trovato quasi tutte le attrazioni chiuse però, questo viaggio è stato per me una continua scoperta.
Al mio arrivo qui ho trovato una città che non mi aspettavo, piena di aree verdi e tecnologia. Dato il suo passato travagliato e la lunga sofferenza della Seconda Guerra Mondiale e del periodo post-bellico, non mi aspettavo una città così solare e aperta. Sono stata, invece, decisamente contenta di scoprire il contrario. Sarà stato anche il sole, che mi ha accompagnato come un amico fedele durante tutta la durata del viaggio, ma di Varsavia conservo un ricordo davvero splendido.
In questo articolo però, non voglio parlarti di cosa vedere a Varsavia in 3 giorni, di dove mangiare e di quali sono le esperienze più belle da fare in città, perchè di tutto questo parlo già nella sezione del blog che ho dedicato a Varsavia. Qui ti voglio raccontare dell’itinerario che ho seguito per il mio viaggio di 3 giorni a Varsavia. Inizio dicendo che secondo me visitare Varsavia in 3 giorni è l’ideale, perchè in questo tempo si può godere al massimo di questa città e di tutte le sue attrattive.
Stare meno vorrebbe dire sacrificare qualcosa oppure andare perennemente di corsa. Al contrario, stare di più sarebbe un’opportunità da non perdere, per scoprire anche il territorio al di fuori di Varsavia, e per visitare città come Cracovia o Breslavia. Varsavia è una meta ideale per trascorrere un weekend in Europa, ed è perfetta per fare un viaggio low cost. Dopo anni di rimandi, quindi, ho finalmente deciso di visitarla anch’io, e ho deciso anche che una volta qui non avrei rinunciato proprio a nulla.
Itinerario di 3 giorni a Varsavia
Nel mio itinerario di 3 giorni a Varsavia ho voluto inserire un mix di storia, natura, arte e cultura popolare. In un viaggio infatti, secondo me deve esserci un pizzico di ognuna di queste cose, per vivere un’esperienza a tutto tondo. Così, ho deciso di affiancare esperienze particolari alle visite classiche, e di vedere la città sotto diversi punti di vista. Poi, non ho lesinato sullo spazio da dedicare alla tavola. Insomma, ho cercato di fare un bel frullato ricco e pieno, e penso proprio di esserci riuscita.
Per i biglietti di ingresso e i tour e le esperienze mi sono rivolta unicamente a Get Your Guide, dove riesco sempre a trovare opzioni insolite e particolari per vivere le città che visito in modo non convenzionale. Per approfondire i dettagli delle singole cose che ho visto durante il mio viaggio di 3 giorni a Varsavia, ti rimando all’articolo delle cose da vedere in città, dove trovi anche tutti i link diretti per l’acquisto dei biglietti.
Stessa cosa vale per le esperienze che ho vissuto qui: ecco l’articolo in cui le descrivo una per una e dove puoi trovare i link per prenotare a tua volta tutti i tour a cui ho partecipato. Ora che le premesse sono finite, iniziamo subito con l’itinerario di 3 giorni a Varsavia che ho seguito per scoprire la città. Mi sono mossa principalmente a piedi, coprendo le distanze più lunghe con i mezzi pubblici (tram e bus), che qui funzionano davvero benissimo e costano poco.
Giorno 1 – Varsavia classica
Il primo giorno di viaggio ho voluto dedicarlo ai grandi classici di Varsavia. Sono arrivata in città in tarda mattinata, quando era ormai quasi ora di pranzo, e non ho voluto perdere tempo. La prima tappa del mio itinerario di 3 giorni a Varsavia non poteva che essere il cuore pulsante della città: il quartiere di Stare Miasto. Qui, dopo tante foto e occhi spalancati, ho iniziato a visitare la via più importante di Varsavia, e tutte le cose che la circondano.
Come anticipavo prima, sono arrivata qui proprio il 1 novembre, e nonostante il mio piano originale prevedesse di visitare il Castello Reale di Varsavia come prima cosa, ho scoperto che il castello era chiuso per la ricorrenza di Ognissanti. Allo stesso modo, anche la terrazza panoramica della Chiesa di Sant’Anna era inaccessibile. Ho deciso però che non sarebbe stato un piccolo intoppo a scoraggiarmi, e che comunque avrei spostato queste visite ad un altro giorno.
Tappa 1 – la Strada Reale
Già che ero al centro, ho approfittato per fare una passeggiata lungo la Strada Reale, la via storica più importante di Varsavia. Percorrerla tutta porta inevitabilmente anche a visitare alcuni dei luoghi più storici di Varsavia. Infatti, procedendo dalla Piazza del Castello, ho incontrato in ordine la Basilica Arcicattedrale di San Giovanni Battista, la Piazza del Mercato e le Mura del Barbacane.
L’Arcicattedrale è la chiesa più importante della città, e si staglia imponente su questa via stretta e acciottolata. La Piazza del Mercato è stata invece la mia parte preferita del centro, con le sue case colorate che affacciano sulla piazza sempre gremita di gente, di vite e di profumi. Dai bambini che giocavano attorno alla statua della Sirenetta ai gruppi di turisti che prendevano parte alle visite guidate del centro, questa piazza è stata per me una piacevolissima scoperta. Proseguendo ancora nella stessa direzione, sono arrivata poi alle Mura del Barbacane.
Ecco, da queste mura non sapevo proprio cosa aspettarmi, perchè leggendo le informazioni online non avevo ben capito cosa fosse. Si tratta semplicemente di resti di un’antica fortezza, che serviva per proteggere il centro città, e dove oggi si può passeggiare tranquillamente. Non c’è un biglietto da pagare o file da fare, ma si deve solamente arrivare qui e lasciarsi stupire dai colori intensi dei mattoni in netto contrasto con il blu del cielo e i colori dell’erba e degli alberi che circondano le Mura.
Tappa 2 – il tour gastronomico
Alle 15.00 sono poi tornata alla Piazza del Castello, dove ho preso parte ad un tour gastronomico sensazionale, che mi ha permesso di assaggiare tantissimi sapori nuovi e piatti tipici della cucina locale. Questo è stato il mio battesimo polacco per quanto riguarda la cucina, perchè fino ad allora non avevo ancora mangiato niente di tipico. Il tour prevede di fermarsi in diversi ristoranti lungo il tragitto, e di mangiare parecchio, quindi mi sono tenuta leggera appositamente per non perdermi nemmeno un assaggio.
La guida era un ragazzo di Varsavia, che ha spiegato non solo cosa stavamo mangiando, ma anche qualche curiosità e la storia dei piatti tipici della città. Inoltre, seguendo le orme della guida, ho ripercorso più o meno la stessa strada fatta precedentemente, ma ho avuto modo di riscoprirla con occhi nuovi e con conoscenze più approfondite. Insomma, se non si fosse capito, questo tour mi è piaciuto proprio tanto, e soprattutto mi ha dato modo di assaggiare i veri pierogi, il mio piatto preferito della cucina polacca. Si tratta di una pasta ripiena che ricorda molto i gyoza cinesi, e che qui si può trovare in tante varianti differenti.
Tappa 3 – La Seconda Guerra Mondiale
Dopo la Varsavia più classica e un pò di buon cibo, ho lasciato l’ultima parte della giornata per visitare le zone della città legate alla Seconda Guerra Mondiale. Varsavia è una delle città che hanno sofferto maggiormente gli attacchi del conflitto, e molte zone della città sono state completamente rase al suolo e ritirate su negli anni seguenti. Oltre alle cose belle e affascinanti, quindi, volevo approfondire anche questo aspetto di Varsavia.
Così, sono andata a vedere il Monumento all’insurrezione di Varsavia, e successivamente il Ghetto ebraico. Il Monumento mi ha parecchio impressionato, soprattutto perchè a differenza di tanti altri monumenti di questo tipo, non si trovava su una piattaforma o circondato da recinzioni, ma si potevano letteralmente toccare le statue. Ebbene, le espressioni dei volti, i movimenti bloccati per sempre in una posa in corsa e la potenza degli sguardi mi hanno lasciato senza parole.
Non posso dire lo stesso del quartiere ebraico, di cui oggi rimane pochissimo del passato. Qui infatti, oltre a notare negozi e articoli appartenenti alla cultura e alla religione ebraica, non ho visto particolari differenze rispetto ad altri quartieri. Dopo aver visitato il Ghetto, visto che la giornata era stata parecchio lunga e che si avvicinava l’ora della cena, sono andata in hotel per il check-in e poi a mangiare, tornando in camera abbastanza presto.
Giorno 2 – Varsavia verde
Nel mio viaggio di 3 giorni a Varsavia, questo è stato sicuramente il giorno più sorprendente e in cui ho visto un lato di Varsavia davvero inaspettato. Essendo il secondo giorno di viaggio, è stato anche il più intenso e ricco di visite. Dopo una bella colazione in hotel, quindi, è iniziata la mia esplorazione della parte verde di Varsavia. Non sapevo che qui ci fossero così tanti giardini e aree verdi, e per me è stata una piacevolissima sorpresa rendermene conto.
Tappa 1 – Palazzo Lazienki
La prima tappa della giornata è stato il Palazzo Lazienki, anche noto come Palazzo sull’Acqua, per il suo affaccio suggestivo sull’acqua. A lasciarmi a bocca aperta però, è stato di più il Parco omonimo, dove regnano una pace e una tranquillità assolute e dove si vedono famiglie fare pic nic o giocare all’aperto, sportivi fare jogging e altri sport all’aria aperta e coppie di innamorati passeggiare mano nella mano lontani dal traffico e dai rumori della vita frenetica di città.
Tappa 2 – le Food Hall di Varsavia
Una cosa che non mi aspettavo di trovare a Varsavia, ma che mi ha lasciata senza parole, sono le sue spettacolari Food Hall. Si tratta di diversi progetti di riqualificazione urbana che, partendo da spazi in precedenza dedicati ad altro (centrali elettriche, cortili interni e spazi dismessi), sono arrivati oggi ad ospitare un mix meraviglioso di ristoranti che offrono cucina proveniente da ogni parte del mondo. Partendo dal Parco Lazienki ho iniziato a camminare e, passo dopo passo ho visto, nell’ordine, tre food hall:
- Hala Koszyk,
- la Food Hall Elektrownia Powiśle
- la Food Town della Fabbrica di Norblin.
Tappa 3 – Varsavia da diversi punti di vista
Dopo aver mangiato abbondantemente nelle food hall, ho ripreso a camminare e mi sono recata ai Giardini Sassoni, uno dei parchi più belli che abbia mai visto. Sarà stata la musica degli artisti di strada, la pacata atmosfera che sembrava sospesa oppure i colori meravigliosi del foliage autunnale, ma qui mi è sembrato di entrare in un altro mondo e di trovarmi in una realtà parallela, in una qualsiasi giornata del 1800. Ho adorato esplorare questo parco! Visto che la giornata avanzava, poi, mi sono diretta al Palazzo della Cultura e della Scienza, per prendere parte ad un altro tour guidato.
Questa volta è stato di stampo più classico, e mi ha permesso di scoprire gli interni del Palazzo e la sua storia, oltre che di saltare la fila e poter ammirare la vista spettacolare che si gode dalla terrazza panoramica al 30° piano. Qui si può guardare Varsavia dall’alto a 360°, perchè la terrazza è aperta su tutti e quattro i lati! Ho avuto la fortuna di capitare qui mentre il sole iniziava a calare, e devo dire che è stato a dir poco magico.
Infine, per concludere la giornata, ho voluto vedere Varsavia anche dal suo fiume, il Vistola. Ho fatto un bel tour in barca che mi ha fatto riposare parecchio dopo tutte le camminate precedenti, e che nei suoi 50 minuti mi ha permesso di guardare la città dal basso, con una prospettiva davvero insolita e estremamente privilegiata. Quando posso faccio sempre un tour in barca, perchè amo osservare il profilo degli edifici che cambia e il susseguirsi placido e tranquillo dei quartieri, mentre si segue il corso del fiume e magari, perchè no, si sorseggia un buon bicchiere di bollicine.
Tappa 4 – Chopin
Dopo il tour in barca sono andata a cena, e poi ad una delle esperienze che mi sono entrate maggiormente nel cuore: un concerto di musica dal vivo di Chopin in un salotto esclusivo arredato in perfetto stile antico, che richiama i tempi del compositore. Per me è stata magia pura, dall’ambiente alle note, dall’atmosfera alle immagini di opere d’arte che si susseguivano sui muri della sala.
Giorno 3 – Varsavia insolita
L’ultimo giorno del mio itinerario di 3 giorni a Varsavia ho voluto lasciarlo per le cose più insolite (fatta eccezione per il Castello Reale, che dovevo vedere il primo giorno ma che è scivolato inevitabilmente all’ultimo e che di insolito non ha proprio nulla). Ho iniziato la giornata visitando il Palazzo Wilanow, una residenza parecchio lontana dal centro, ma facilmente raggiungibile con un bus diretto. Chi si limita a rimanere al centro di Varsavia non sa cosa si perde, con le stanze interne meravigliose e i giardini magnifici che sembrano usciti da un romanzo storico!
Questo Palazzo mi ha fatto vedere un lato più nobile e riservato di Varsavia che mi è piaciuto proprio tanto. La visita non è durata tantissimo, ma l’ho trovata molto interessante, e mi è sembrato quasi di visitare qualche grande palazzo asburgico, ma in versione ridotta. Successivamente, come anticipato, sono tornata in centro per visitare il magnifico Castello Reale, con tutte le sue sale, di rappresentanza e non. Che dire, non avrà niente di insolito ma è una vera meraviglia!
Qui si respira agio, opulenza e dignità. Inoltre ho apprezzato particolarmente le spiegazioni dettagliate dell’audioguida, che permette di conoscere a fondo ogni singola stanza del Castello, e di scoprire molte curiosità e aneddoti riguardanti non solo il Castello Reale in sè, ma anche tutte le personalità di spicco che hanno vissuto qui nel corso dei secoli.
Infine, ho dedicato l’ultima parte della mia permanenza a Varsavia al Museo delle Illusioni COSMOS. Non posso dire di essere stata entusiasta della visita, probabilmente perchè all’insegna “museo delle illusioni” associo ancora la spettacolarità del museo omonimo di Edimburgo, ma devo dire che qui mi sono divertita come una bambina, e ho fatto un sacco di foto. Per passare un pò di tempo in spensieratezza, questo posto è davvero perfetto!
Viaggio di 3 giorni a Varsavia
Il mio viaggio di 3 giorni a Varsavia si conclude quindi così, con tante esperienze fatte e luoghi visitati, con una città in più nel mio diario di viaggio e una serie davvero lunga di cose imparate. Varsavia si è dimostrata una città accogliente e ridente, che ha imparato dal passato e si è rialzata più forte di prima dalle difficoltà che sono sorte lungo il suo cammino.
Fammi sapere con un commento se ti è piaciuto il mio itinerario di 3 giorni a Varsavia e se l’articolo ti è stato utile. Non dimenticare di visitare la sezione del blog dedicata a Varsavia!
Io ti aspetto al prossimo viaggio,
Erika
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