Cenare su un trabocco è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita, un’emozione difficile da spiegare, che va oltre la bella vista e il tavolo con affaccio sul mare.
Ho voluto provare l’ebbrezza di cenare su un trabocco dopo aver visto una puntata di Quattro Ristoranti ambientata proprio su queste piattaforme, perchè solo a vederle dallo schermo mi hanno trasmesso sensazioni positive fortissime, e dal vivo è stato anche meglio!
Di seguito ti racconto la mia personalissima esperienza, e ti dico com’è stato per me cenare su un trabocco circondata dal mare, cullata dalle onde e accarezzata dal sole che tramontava…più tante info utili e pratiche!
I trabocchi
I trabocchi, o trabucchi, sono delle palafitte imponenti che ospitano una piattaforma su cui un tempo si pescava e si viveva. A me sono sembrati degli enormi ragni, ma capisco che descritti così possono non sembrare troppo accattivanti, anche ho avuto la stessa impressione di D’Annunzio, che nel suo “Il Trionfo della morte” li ha descritti come “ragni colossali” e “macchine che parevano vivere di vita propria”!
Sono costruzioni realizzate interamente in legno, nello specifico in pino d’Aleppo (scelto appositamente per la sua resistenza sia alla salsedine che al vento, che qui può essere molto forte). Potrei definirli come dei pescherecci da terra, perchè sono ancorati alla terraferma pur rimanendo affacciati sul mare, e dalla piattaforma si diramano dei grossi “bracci” che sorreggono le reti da pesca.
In passato l’attività di pesca veniva unita alla vita domestica, e sui trabocchi vivevano le famiglie dei pescatori che vi lavoravano, per non doversi allontanare mai da essi.
Quella della pesca con il trabocco era una tecnica all’avanguardia perchè permetteva di pescare in modo massivo senza uscire in mare aperto, e la sua origine è persa nel tempo, il che li rende ancora più affascinanti secondo me!
Non conoscevo i trabocchi fino a quando non è andata in onda la puntata di Quattro Ristoranti ambientata in questo tratto di costa, in cui oltre a scoprire 4 locali belli, innovativi e fedeli alla tradizione, ho scoperto anche una realtà nuova e che mi ha catturata sin dal primo momento.
E allora quale miglior modo di avvicinarmi a queste strutture se non con un viaggio sulla costa dei trabocchi e andare a cenare su un trabocco in prima persona?
La costa dei trabocchi
I trabocchi sono caratteristici delle cose abruzzesi, molisane e del Gargano, ma è solo su un tratto del Mar Adriatico che si sviluppa la Costa dei Trabocchi, meta del mio weekend in Abruzzo. Nello specifico, la Costa dei Trabocchi va da Villafranca a San Salvo, in provincia di Chieti, ed è una costa veramente unica e particolare!
In Abruzzo ci sono 33 trabocchi, di cui 15 sono stati convertiti in attività di ristorazione. Sono spalmati su 8 comuni e i più famosi sono senza ombra di dubbio il Trabocco Punta Rocciosa (concorrente di Quattro Ristoranti), il Trabocco Punta Punciosa, il Trabocco Punta Isolata e il Trabocco Punta Cavalluccio, tutti situati a Rocca San Giovanni.
Per il mio weekend in Abruzzo io ho optato per soggiornare a Ortona e vedere la costa del tratto di San Vito Chietino prima in bici, e poi arrivando in macchina al tramonto, per godermi uno spettacolo senza eguali subito prima di cenare su un trabocco…quale ho scelto? Il Trabocco Punta Fornace!
Cenare su un trabocco
Cenare su un trabocco è un’esperienza unica nel suo genere, ideale per un’occasione speciale, una cena romantica o semplicemente una serata estiva da passare all’insegna del buon cibo di mare.
Quando ho dovuto scegliere il trabocco dove passare la mia serata, mi sono trovata davanti un’offerta non ampissima (sono solo 15 i trabocchi-ristorante) ma decisamente di valore! Non è stato facile decidere dove cenare su un trabocco, perchè più o meno tutti offrono lo stesso menù, variandolo in alcuni dettagli e cambiando il prezzo (che ti avviso, non è irrisorio).
Cenare su un trabocco però non è solo buon cibo, infatti quello che rimane più impresso non sono i piatti, seppur di altissima qualità, ma la vista, il suono del mare, il modo in cui la luce del sole illumina il legno e lo colora delle tinte del tramonto. Consiglio vivamente di arrivare sui trabocchi quando il sole inizia a calare, perchè è veramente uno spettacolo per gli occhi.
Entrando si viene accolti in un ambiente interamente in legno, con tavoli ben distanziati l’uno dall’altro e tutti (o quasi) con un meraviglioso affaccio diretto sul mare. Un prosecco di benvenuto è il primo segnale che si sta per vivere un’esperienza da ricordare!
Man mano che cala la notte poi, il rumore del mare sembra farsi più intenso, e si iniziano a sentire le vibrazioni delle onde e si è letteralmente cullati da esse durante tutto il pasto. L’ho trovato poetico, senza tempo e quasi mistico. Cenare su un trabocco rientra tra quelle cose da fare almeno una volta nella vita, che non sai sia così speciale!
Cenare su un trabocco: cosa si mangia?
Veniamo ora alla parte gustosa del cenare su un trabocco: la cena! Sicuramente si mangia pesce (anche se in un paio di trabocchi ci sono anche opzioni di carne), sicuramente abbondante e sicuramente di qualità!
Il Trabocco Punta Fornace, quello che ho scelto per la mia cena sulla costa abruzzese, ha una proposta squisita che varia a seconda del pescato del giorno e in base alla stagionalità, per cui è impossibile sapere in anticipo cosa si mangerà nello specifico.
Io ho iniziato la cena con un meraviglioso antipasto misto freddo, in cui erano incluse due bruschette (quella al nero di seppia era un’esplosione di gusto!), un’alicetta, un’insalata di mare, un gambero agli agrumi e un trancetto di ombrina. Io amo gli antipasti misti, perchè mi permettono di assaggiare di tutto un pò, quindi questo inizio di cena l’ho particolarmente apprezzato per la varietà dei sapori, per gli accostamenti e soprattutto per l’altissima qualità del pesce freschissimo!
A seguire è la volta degli antipasti caldi, che sono stati scampi aglio, olio e peperoncino, polpo scottato con crema di asparagi e una meravigliosa ciotola di cozze in guazzetto! Abbiamo finito due cestini di pane…giusto per dire! Sublimi, tutto delizioso.
Il primo viene servito al centro del tavolo su una grande fiamminga stracolma, e più che uno spaghettone allo scoglio, era uno scoglio agli spaghetti! La quantità di pesce a condimento era tale che non si riusciva a vedere la pasta all’inizio. Questa è stata la portata che ci ha conquistato maggiormente: tanto pesce, tanto sugo, tanto sapore, porzioni abbondanti per tutti e alla fine la scarpetta!
Anche se a questo punto si pensa di essere pieni…c’è sempre spazio per una bella fritturina, no? E cenare su un trabocco vuol dire anche questo: non dire mai basta! Infine, il pasto è terminato con un dolcetto tipico e un bel sorbetto al limone, per sgrassare.
Cenare su un trabocco è stato splendido sotto ogni punto di vista, nulla da aggiungere!
Quanto costa cenare su un trabocco?
Veniamo ora agli aspetti pratici di cenare su un trabocco, e parliamo di costi. Come già anticipato, cenare su un trabocco non è di certo la cosa più economica che si possa fare, ma non per questo il suo prezzo è proibitivo, anzi.
Voglio premettere che tutti i trabocchi offrono esclusivamente la formula del menù fisso, in cui sono incluse diverse portate di antipasto, un primo, un secondo, un contorno e un dolce (come descritto sopra). Il vino rimane sempre fuori dal prezzo fisso, ma l’acqua è inclusa.
I prezzi a primo impatto mi sono sembrati alti, ma devo dire che dopo aver finito la cena, mi sono ricreduta e ho pensato che valgono tutto quello che viene portato in tavola, e anche di più! Stiamo parlando di proposte che partono dai €50 a testa e che arrivano, in alcuni casi, anche a €70, quindi non proprio bruscolini…ma come ho già detto: li valgono tutti!
Io ho optato per il trabocco più economico, ma la scelta non è stata dettata unicamente dal prezzo, ma anche dall’offerta: una cucina tradizionale e senza fronzoli, essenziale e familiare. C’erano ovviamente anche opzioni gourmet, ma non era il tipo di cena che avevo in mente di fare. Si può cenare su un trabocco in tanti modi diversi, a seconda dei gusti, e non c’è una scelta migliore di un’altra, perchè tutti i ristoranti hanno recensioni ottime e punteggi altissimi sia su Google che su TripAdvisor!
Quanto tempo prima bisogna prenotare per cenare in un trabocco?
Qui va detto: non si può decidere di cenare su un trabocco all’ultimo minuto, perchè i posti sono limitati e si esauriscono facilmente. Prima di prenotare al Trabocco Punta Fornace ho fatto diverse telefonate per capire come erano composti i menù, che prezzi avessero e, tra le altre cose, avere indicazioni su quando prenotare. La risposta unanime di tutte le persone con cui ho parlato è stata di prenotare con almeno un paio di settimane di anticipo, soprattutto nel periodo estivo e se si sceglie di cenare su un trabocco durante il weekend. Inoltre, la cena è più gettonata del pranzo, quindi anche questo è un fattore che incide sulla tempistica di prenotazione.
Una volta lì poi, è entrato un cliente per chiedere se ci fossero due posti disponibili e la risposta della cameriera è stata analoga: “no, bisogna prenotare un paio di settimane prima”!
Trabocco Punta Fornace
Il Trabocco Punta Fornace si trova a San Vito Chietino, ed è stato una vera e propria rivelazione: una location curata e pulita e un personale gentilissimo, è stato tutto perfetto!
La conduzione familiare è stato un altro fattore cruciale per decidere dove cenare su un trabocco. Questo trabocco di proprietà di una famiglia abruzzese che fa parte dei traboccanti storici della costa, fu ricostruito 20 anni fa dai figli del proprietario, Eugenio, Maurizio e Roberto. Oggi Eugenio è il titolare, ma si vede la collaborazione di tutta la famiglia appena si mette piede all’interno della piattaforma!
Il Trabocco Punta Fornace mi ha regalato un’esperienza unica, che consiglierei a chiunque! Cenare su un trabocco è una parentesi di magia, non saprei come altro definirlo.
Se ti è piaciuto l’articolo fammelo sapere con un commento, e raccontami la tua esperienza di cenare su un trabocco!
Sul mio profilo Instagram troverai tantissimi contenuti su tutto il mio weekend in Abruzzo, ed entrando a far parte della mia community sarai sempre aggiornato su viaggi e idee weekend, inoltre potrai prendere spunto dai miei itinerari o chiedermi una consulenza per organizzare il tuo prossimo viaggio!
Voglio concludere questo articolo con una frase molto bella di Dacia Maraini, che secondo me descrive alla perfezione l’aura nostalgica dei trabocchi:
“…cosa dicono infine questi trabocchi sorpresi nel loro lirico incanto? Che l’opera umana è sempre macchinosa e fragile, basta un soffio per distruggerla. Ma proprio la sua fragilità è anche la ragione della sua resistenza: un poco sopra le onde, un poco sotto le nuvole, la “grande macchina pescatoria” sta a simbolizzare la patetica eppure grandiosa capacità dell’essere umano di credere nel futuro nonostante l’amarezza e la piccolezza del suo destino”
Al prossimo viaggio,
Erika
Questa è un’esperienza che devo fare, a parte il cibo (adoro il pesce), l’atmosfera e la location sono incredibili. Già mi vedo a fare mille foto al tramonto!
ma che meraviglia! ho cenato in una location simile a Zanzibar!
La descrizione della luce che cala sul trabucco è di una poesia unica. Bellissima la tua esperienza e sinceramente preferirei spendere i soldi in cene simili che in ristoranti di lusso dove mangi poco e magari anche male. E poi vogliamo parlare del rumore del mare come sottofondo? Magia pura.
Mi trovi d’accordo su tutta la linea, è pura magia! Altro che ristoranti stellati!
Io sono originaria del Gargano, dunque i trabucchi (come si chiamano lì) li conosco bene, invece sul trabocco non sono mai salita. In realt, anche se ci ho cenato, preferisco quelli che sono rimasti tali e sono stati restaurati. Sulla costa di Vieste ce ne sono molti.
Non sono mai stata su un trabocco ma non ti nego che è un mio sogno poterli ammirare, fotografare e poterci cenare all’interno! Sono veri elementi distintivi della costa di questi luoghi quindi molto autentici e perfetti per un’esperienza sostenibile!
Condivido la tua scelta di optare per un menu “rustico” piuttosto che una proposta gourmet. Il calore del legno e il rumore del mare in sottofondo, mi richiamano un pasto semplice e abbondante, senza le frivolezze di alcune proposte che sinceramente troverei fuori luogo. Opinione personale! L’Abruzzo è da tempo nella nostra lista delle destinazioni, e una cena su un trabucco rientrerà sicuramente in questo itinerario, prenotando per tempo!
che bella esperienza! Non sono mai stata sulla costa abruzzese ma qualcosa di simile ai trabocchi c’è sul Delta del Po anche se non ne ho ancora visto nessuno adattato a ristorante. Davvero un’idea romantica la cena in famiglia sul trabocco
Anche io avevo sentito parlare dei trabocchi proprio da Borghese in una puntata di Quattro Ristoranti, e da allora il viaggio lungo la costa dei trabocchi è nella mia wish list! Deve essere un’esperienza veramente magica, in ogni caso completamente diversa da una normale cena: direi che la location e il cibo valgono decisamente il prezzo.