Viaggiare in Giappone è un’esperienza indimenticabile, ma per viverla al meglio ci sono diverse cose che si devono sapere prima ancora di partire. Dalla logistica a cosa portare in valigia, preparasi per un viaggio in Giappone è già di per sé un viaggio.
Continua a leggere per scoprire altre 4 cose utilissime da conoscere per viaggiare in Giappone nel migliore dei modi, e senza brutte sorprese.
Viaggiare in Giappone
Viaggiare in Giappone è stata per me è un’emozione enorme. Organizzare il mio primo viaggio in Giappone fai da te non è stato semplicissimo, e le difficoltà maggiori le ho incontrate nella logistica. Inoltre, trattandosi di un itinerario di 2 settimane, erano parecchie le cose da organizzare e da incastrare. Alla fine però, il risultato è stato uno dei viaggi più incredibili della mia vita!
Per riuscire nell’obiettivo di organizzarlo totalmente in autonomia, ho raccolto informazioni e incrociato pareri, che voglio racchiudere qui, in un unico spazio. Questo è il secondo articolo in cui parlo delle cose da conoscere per viaggiare in Giappone. Nel primo articolo dedicato alle cose utili da sapere prima di andare in Giappone ho parlato dei documenti necessari per viaggiare in Giappone, di quali medicine e farmaci si possono portare e quali invece sono vietati, delle abitudini da rispettare in terra nipponica e, infine, del budget necessario per un viaggio come il mio.

Qui invece, parlerò di:
- quando andare in Giappone e quanto stare;
- connessione dati e SIM card in Giappone;
- come funzionano i mezzi di trasporto giapponesi;
- cosa mettere in valigia per un viaggio in Giappone.
4 cose da sapere sul Giappone prima di partire
Iniziamo subito, e non tergiversiamo oltre. Ecco 4 cose assolutamente indispensabili da conoscere prima di partire, sia per pianificare il viaggio che per arrivare preparati alla meta, e godersi il viaggio al 100%.
Quando andare in Giappone e quanto stare
Capire quando andare in Giappone e quanto fermarsi è probabilmente la prima cosa da fare quando si decide di viaggiare in Giappone. Premesso che si può andare in Giappone in qualsiasi periodo dell’anno senza rimanere delusi da ciò che si trova, elenco di seguito i pro e i contro di ogni stagione:

- PRIMAVERA (marzo-maggio) – la primavera è la stagione in assoluto migliore per viaggiare in Giappone. Questa, infatti, è la stagione della fioritura dei ciliegi (sakura), e tutto il Paese si colora di meravigliose sfumature di rosa, offrendo scenari suggestivi e dalla bellezza incredibile. Inoltre, in Giappone in questo periodo c’è una temperatura mite, che oscilla tra i 10 e i 20 gradi, e si può assistere a tantissime feste tradizionali, come ad esempio l’Hanami. Il grande contro di questa stagione è che si tratta del periodo dell’anno dove ci sono più turisti. Questo vuol dire prezzi più alti e code più lunghe.
- ESTATE (giugno-agosto) – l’estate è la stagione migliore per viaggiare in Giappone se si vuole dedicare il viaggio alle escursioni in montagna e al relax al mare. Durante questi mesi si può assistere a diversi festival, come il Gion Matsuri di Kyoto o il Sumidagawa Fireworks Festival di Tokyo. Di contro, in estate in Giappone si incontrano temperature davvero elevate (fino a 35 gradi) e un clima afoso estremamente umido. Inoltre, il mese di giugno è il mese delle piogge, quindi si rischia di fare un viaggio parecchio bagnato. Per tutti questi motivi, l’estate è un periodo piuttosto economico per viaggiare in Giappone.
- AUTUNNO (settembre-novembre) – chi alla fioritura dei ciliegi preferisce il foliage non può che viaggiare in Giappone in autunno, quando il momiji (il foliage, appunto) colora il paesaggio dei caldi toni del rosso, giallo e arancione. Anche in autunno il clima è piacevole, andando dai 15 ai 25 gradi, e ci sono meno turisti rispetto ai mesi primaverili, il che influisce ovviamente anche sui prezzi. Dal lato dei contro ci sono i tifoni, tipici del mese di settembre soprattutto nelle regioni meridionali, e il clima più rigido delle zone montane.
- INVERNO (dicembre-febbraio) – l’inverno, soprattutto nel periodo natalizio e durante il Capodanno giapponese (Oshogatsu) è una stagione magica per viaggiare in Giappone. Questo è il periodo migliore per godere delle acque calde degli onsen giapponesi e delle strade libere dalle orde di turisti che le affollano nei mesi di alta stagione. Inoltre, anche i prezzi sono decisamente più bassi rispetto ad altri periodi dell’anno. Di contro, ovviamente, c’è il freddo rigidissimo, che soprattutto a Nord e nelle zone montuose può essere limitante per le visite e le escursioni.

Io ho scelto la primavera per il mio viaggio, perchè ho voluto vedere il Giappone nella sua forma più smagliante e iconica. Per far fronte ai prezzi alti mi sono premurata di prenotare tutto con largo anticipo, dal volo agli hotel, e sono riuscita a spendere una cifra adeguata e tutto sommato parecchio ridotta per entrambi. Dal punto di vista dei turisti, sapevo a cosa andavo incontro, ed effettivamente ce n’erano tanti, soprattutto nei luoghi più famosi. Basta però avere un pò di pazienza ed evitare le ore di punta, organizzando bene l’itinerario, per non permettere che questo rovini l’intero viaggio.
Riguardo la durata del viaggio invece, mi sento di sconsigliare qualsiasi permanenza inferiore ai 7 giorni. Io ho fatto un viaggio di 14 giorni totali, di cui solo 10 sono stati di visite effettive. Infatti, 4 giorni mi sono serviti per gli spostamenti (da Roma a Tokyo, da Tokyo a Kyoto e viceversa, e da Tokyo a Roma). Anche con i miei 10 giorni pieni di visite, ho dovuto tralasciare parecchie cose, per cui fermarsi di meno vorrebbe dire fare un’esperienza piuttosto limitata del Giappone.
Chi ha la possibilità di farlo, dovrebbe sfruttare anche 3 o 4 settimane per viaggiare in Giappone, perchè solo così, secondo me, si riescono a vedere quelle zone del Paese più tranquille e meno conosciute, e a godersi il viaggio con un ritmo più lento e rilassato. Il Giappone, un pò come gli Stati Uniti, non è un Paese che si può visitare in una manciata di giorni, perchè il viaggio per arrivare e i soldi che si spendono sono importanti. Almeno, questa è la mia opinione.
Connessione dati e SIM card in Giappone

L’argomento della connessione dati e SIM card in Giappone è stato uno degli ultimi che ho preso in considerazione, perchè se è vero che è necessario partire preparati, è altrettanto vero che le soluzioni che si possono adottare sono molteplici, e tutte valide. Principalmente, si deve scegliere tra una SIM fisica, una eSIM oppure un pocket wifi. Viaggiare in Giappone senza connessione dati è impensabile, per cui consiglio vivamente di prestare particolare attenzione ai prossimi paragrafi.
SIM fisica
Iniziamo dalla SIM fisica. Questa si può acquistare sia in loco che online. Il prezzo varia in base ai giga inclusi (solitamente le SIM per turisti non includono chiamate e SMS), alla durata della validità e alle offerte dei singoli gestori, ma mediamente ci sono da considerare circa 15 euro per una SIM da 7 giorni, circa 30 euro per una SIM da 15 giorni e circa 40 euro per una SIM da 1 mese. Una cosa molto importante a cui far caso, è che le SIM giapponesi per i turisti funzionano solamente con i telefoni sbloccati.
Una volta arrivati in Giappone, in tutti gli aeroporti del Paese ci sono negozi e chioschi dove si possono trovare SIM turistiche prepagate. In particolare, bisogna cercare degli stand con i brand Bic Camera, Yodobashi Camera o SoftBank Global Rental. Inoltre, sono numerosi anche i distributori automatici di Japan Travel. Acquistare una SIM in aeroporto è sicuramente la scelta più comoda, ma non è di certo la più economica, in quanto qui i prezzi sono più alti che in città e online.
Nelle città le SIM si possono acquistare nei negozi di elettronica, che in Giappone sono davvero tantissimi. Oltre ai brand che si trovano negli aeroporti, anche alcuni store Don Quijote vendono SIM prepagate, e solitamente nei negozi si ha una scelta maggiore di piani, spesso più economici. Infine, si possono trovare SIM card prepagate anche nei minimarket e nei konbini (7-Eleven, Lawson o FamilyMart), ma la disponibilità è più limitata.
Chi vuole arrivare in Giappone già munito di SIM, può infine acquistarla online, e farsela spedire a casa oppure in aeroporto o all’hotel in cui alloggia. I siti più affidabili dove acquistare una SIM online sono Sakura Mobile, Mobal, e Japan Travel SIM, una delle opzioni più economiche.

eSIM
L’alternativa più tecnologica alle SIM fisiche è una eSIM. Si tratta di una SIM virtuale che si acquista e attiva online, e che è davvero super comoda. Prima di acquistare una eSIM, bisogna però verificare che il proprio smartphone la supporti. Per farlo ci sono liste aggiornate online, che specificano nel dettaglio quali sono gli smartphone compatibili e quali no. Appurata la compatibilità, si deve decidere a quale operatore affidarsi. Io ho scelto Airalo, e devo dire che mi sono trovata proprio bene.
La copertura è stata sempre altissima e la velocità di connessione anche. In generale non ho riscontrato problemi, e anche a livello economico sono rimasta soddisfatta. Per attivare la mia eSIM Airalo per il Giappone ho seguito 4 semplici step:
- ho acquistato la eSIM sul sito web di Airalo;
- l’ho installata sul mio smartphone;
- ho eseguito l’attivazione;
- mi sono connessa alla rete in Giappone.
Per maggiori info sull’installazione, l’attivazione e la connessione, rimando a questo utile articolo di Airalo, dove ci sono spiegazioni dettagliate di ogni fase. Per il mio viaggio ho scelto una eSIM locale, valida in tutto il Paese. Airalo offre un’assistenza H24, e anche la possibilità di cambiare il piano dati eSIM mentre si è in viaggio. Secondo me è la migliore opzione che c’è in circolazione, e in più ha prezzi davvero ottimi. Io ho scelto una SIM con validità 30 giorni e 20 GB di traffico dati, pagando solamente €26!
Ci sono anche soluzioni da meno giorno o con meno giga, che costano anche meno, ma ho preferito non rischiare di rimanere senza dati. Ad ogni modo, lascio qui sotto il banner per cercare l’offerta più adatta alle tue esigenze:
Pocket wifi
Infine, l’ultima alternativa di cui voglio parlarti è quella del pocket wifi. Premesso che secondo me è la soluzione più scomoda di tutte, voglio comunque darti una panoramica. Il pocket wifi è un dispositivo portatile che permette di connettersi a internet tramite una rete mobile, senza dover cambiare la SIM al telefono. Si tratta di una soluzione che si può adottare se si vuole condividere la connessione e se si è sicuri di essere sempre tutti insieme.
Il suo funzionamento è piuttosto semplice: si prenota il dispositivo online, si ritira in aeroporto o in hotel, si accende e si connettono i dispositivi. Alla fine del viaggio, si deve restituire dove lo si è ritirato. Visto che la batteria può non durare tutta la giornata, il pocket wifi potrebbe richiedere l’utilizzo di una power bank. Per noleggiare un pocket wifi consiglio i siti di Sakura Mobile e Japan Wireless. Un pocket wifi ha solitamente un prezzo che va dai 20 ai 45 euro per una settimana, in base ai dati e alle offerte dei singoli gestori.
Quale piano scegliere

Ora che hai capito quali sono tutte le opzioni tra cui scegliere per acquistare la tua SIM card per il Giappone, voglio darti un’idea di quale piano scegliere. A fare da ago della bilancia è la durata del viaggio. Per un viaggio di una settimana una SIM con 5-7 GB di dati è sufficiente. Se si rimane in Giappone per due settimane invece, consiglio di prenderne una che abbia almeno 10 o 15 GB. Infine, se si ha in programma di fermarsi per un mese o più, suggerisco di prendere una SIM con giga illimitati o che abbia almeno 20 GB.
Come funzionano i mezzi di trasporto giapponesi
Premettendo che è impossibile spiegare come funzionano i mezzi di trasporto giapponesi in poche righe, qui voglio darti solo un’infarinatura generale. Innanzitutto voglio dire che qui i mezzi di trasporto sono puntuali, efficienti e a dir poco sensazionali ma che, tutto questo, ha un costo non irrisorio. La rete dei trasporti giapponese è una delle migliori al mondo, e si divide in:
- Treni ad alta velocità – sono i principali mezzi da usare per spostarsi tra una città e l’altra, e si distinguono tra treni locali e metropolitani e Shinkansen (i famosi treni proiettile);
- Metropolitana – in ogni città la rete metropolitana è gestita da diversi operatori, e permette di raggiungere alcuni dei luoghi più famosi senza il rischio di rimanere fermi nel traffico delle grandi città;
- Autobus – nelle grandi città sono da evitare per via del traffico, ma a Kyoto e nelle zone rurali sono molto più utili della metropolitana, e raggiungono più posti.

Come anticipato, i trasporti in Giappone sono gestiti da compagnie diverse, e non esiste un pass che le includa tutte. L’ideale è, quindi, organizzarsi con diverse combinazioni di pass. Il Japan Rail Pass è perfetto per chi viaggia tra più di 3 o 4 città, mentre le carte Suica e Pasmo sono la scelta migliore per i viaggi su metro e bus. Quella giapponese è una rete davvero grandiosa e complessa, di difficile comprensione all’inizio, ma che regala infinite gioie nell’usarla, perchè si rivela efficiente e sempre puntuale. Prendere i mezzi in Giappone è un piacere, a differenza di molti altri Paesi!
Per approfondire questo argomento, che non si può certo esaurire così, consiglio di leggere l’articolo apposito che ho dedicato a come muoversi in Giappone, in cui spiego non solo come funzionano i singoli mezzi e i vari pass e abbonamenti, ma anche come ci si deve comportare sui mezzi pubblici.
Cosa mettere in valigia per andare in Giappone
Eccoci arrivati all’ultimo argomento di questo articolo di cose utili da sapere per viaggiare in Giappone. Al di là dei vestiti e delle scarpe più comode che si hanno, in questo paragrafo voglio consigliarti cosa mettere in valigia per andare in Giappone per non passare un brutto quarto d’ora. Iniziamo dai soldi contanti. In Giappone non tutte le attività accettano carte di credito e bancomat (in particolare i ristoranti e alcuni hotel), e in generale queste potrebbero facilmente creare problemi o malfunzionamenti.
Di conseguenza, è molto meglio munirsi di soldi contanti, da prelevare agli ATM presenti in aeroporto oppure nei konbini (7-Eleven, FamilyMart). I nomi degli sportelli automatici sono Seven Bank e Post Bank. Con questi le carte di credito dei circuiti internazionali come Visa, Mastercard, Maestro, Cirrus e American Express non dovrebbero avere problemi in Giappone, ma è sempre bene informarsi preventivamente se ci sono limiti al ritiro di contante giornaliero o di altra sorta. Le PostePay invece potrebbero non funzionare sempre, e seguire l’orario lavorativo italiano.

La cosa migliore da fare quando si arriva in Giappone, è ritirare all’aeroporto. Un’alternativa valida al denaro contante è la carta Revolut, che permette di pagare direttamente in Yen con il tasso di cambio reale e aggiornato quando si paga con valuta digitale, e di ritirare con commissioni inferiori agli ATM. Un’altra cosa importantissima da mettere in valigia è l’adattatore. In Giappone infatti, le prese di corrente sono diverse dalle nostre: la spina ha due spinotti sottili e paralleli. Io ho portato con me il mio fedelissimo adattatore universale, che ho usato in tantissimi viaggi in giro per il mondo, e che si può trovare facilmente sia online che nei negozi di elettronica (Amazon rules!).
Infine, non ci si deve dimenticare della power bank. Come anticipato, in Giappone lo smartphone si usa tantissimo, sia per fare foto alle tantissime cose particolari e curiose che si vedono in giro, sia per utilizzare Google Maps e orientarsi. Per viaggiare in Giappone ho utilizzato 10 app formidabili, con cui mi sono resa totalmente autonoma e che mi hanno aiutato tantissimo nelle azioni pratiche come leggere i menù dei ristoranti e orientarmi, appunto. Per questo, una power bank è tra le cose che non si possono proprio lasciare a casa.

Ora che sai tutto, ma proprio tutto su come organizzare un viaggio in Giappone fai da te, e hai tutti gli strumenti per viaggiare in Giappone, non resta che prenotare. Per approfondire la conoscenza di questo Paese magnifico e leggere tutti gli articoli che lo riguardano, visita la sezione del blog dedicata al Giappone. Qui potrai trovare:
- Come muoversi in Giappone
- Le app più utili per viaggiare in Giappone
- Le curiosità sul Giappone di cui nessuna guida parla
- Dove dormire in Giappone spendendo poco
- Cosa mangiare in Giappone oltre il sushi
- I templi giapponesi da visitare assolutamente
- Le esperienze più autentiche da fare in Giappone
- L’itinerario del mio viaggio di 2 settimane in Giappone
- Tutti gli articoli dedicati alla città di Tokyo e i suoi dintorni
- Tutti gli articoli dedicati alla città di Kyoto e i suoi dintorni
- I miei suggerimenti per chi viaggia in Giappone per la prima volta
Fammi sapere con un commento se l’articolo ti è piaciuto e lo hai trovato utile,
Io ti aspetto al prossimo viaggio,
Erika
Questo articolo contiene link di affiliazione