Errori da non fare in Giappone

10 errori da non fare in Giappone: guida per first time travellers

Scopri i principali errori da non fare in Giappone: dalla logistica al cibo, dalle accortezze pratiche alle trappole per turisti, per vivere il tuo viaggio al meglio.

Conoscere gli errori da non fare in Giappone ti aiuta a vivere al meglio un viaggio come quello nel Paese del Sol Levante. In questo articolo non voglio parlare degli aspetti culturali da conoscere per viaggiare in Giappone, ma di quelli logistici e pratici legati all’organizzazione del viaggio. Quando si viaggia in Giappone per la prima volta, infatti, è normalissimo sentirsi sopraffatti dalle cose da fare, da vedere e da organizzare, e cadere in errori che possono compromettere l’intero viaggio.

Ecco perchè ho deciso di raccogliere qui, in un unico luogo, tutti gli errori da non fare in Giappone. Di seguito trovi una guida per first time travellers che ti aiuterà a non sbagliare sia a livello logistico che pratico, a vivere al meglio il tuo viaggio e a non cadere nelle trappole per turisti più comuni.

10 errori da non fare in Giappone

10 errori da non fare in Giappone: guida per first time travellers

Entriamo subito nel vivo dell’argomento e iniziamo a parlare dei 10 errori da non fare in Giappone. Si tratta di informazioni che online si trovano già, ma in maniera frammentaria e mai tutte in un unico luogo. Inoltre, alcune sono delle vere chicche, di cui ci si rende conto solamente in loco. Preparati a prendere appunti.

Non fare un’assicurazione sanitaria

Uno degli errori da non fare in Giappone che può costare più caro, sia in termini economici che di esperienza, riguarda l’assicurazione sanitaria. Affrontare un viaggio importante come quello in Giappone senza un’assicurazione viaggio adeguata può essere un rischio enorme, perchè anche se si spera sempre che vada tutto bene, gli imprevisti possono capitare, e quando si è lontani da casa sono molto più complessi da gestire. Soprattutto a livello sanitario, sebbene qui si mangi bene e l’igiene sia elevato, può capitare di aver bisogno di assistenza.

Magari un’allergia sconosciuta, o un’intolleranza improvvisa, o ancora una semplice resistenza del fisico a sapori e odori a cui non è abituato, possono assumere un carattere tragico se non ci si munisce preventivamente di un’assicurazione sanitaria. Per non parlare di infortuni o incidenti più gravi. Insomma, non fare un’assicurazione di viaggio può far passare dei brutti quarti d’ora. Per i miei viaggi, io scelgo sempre l’assicurazione di Heymondo, che oltre all’aspetto sanitario copre anche numerosi altri inconvenienti che possono accadere quando si viaggia.

banner Heymondo

Personalmente la trovo la migliore sul mercato: affidabile, sicura, economica e completa. Inoltre, mette a disposizione un’assistenza H24 nella propria lingua, il che non è affatto da sottovalutare quando si è all’estero, presi dal panico e ci si dimentica qualsiasi altro idioma! Per approfondire meglio tutto quello che offre, ti suggerisco di leggere l’articolo che ho scritto proprio sull’assicurazione Heymondo. Al di là di quale assicurazione si scelga, però, è essenziale non partire senza averne stipulata una: meglio buttare i soldi per l’assicurazione, che tutti quelli che possono costare le cure e i trattamenti di urgenza. 

Mangiare solo sushi

In ambito enogastronomico, uno degli errori da non fare in Giappone riguarda il mangiare solo sushi. Il sushi è una pietanza squisita, che qui ha un sapore incredibile e che supera di un milione di volte anche il miglior prodotto giapponese che si può trovare in Italia, ma non è l’unica che si può mangiare in Giappone, anzi. Qui la varietà culinaria è talmente ampia che ho dedicato un intero articolo a tutti i piatti che meritano un morso qui in Giappone, oltre al classico sushi. Personalmente ho trovato la cucina giapponese la migliore in assoluto assaggiata in viaggio, e penso proprio che ridurre l’esperienza al solo sushi sia estremamente riduttivo e decisamente poco arricchente.

10 errori da non fare in Giappone: guida per first time travellers

I piatti che si assaggiano qui, infatti, si possono replicare anche a casa o si possono trovare nei ristoranti italiani, e si può allargare la propria conoscenza della cucina giapponese e della cultura in generale, semplicemente mangiando. Per non parlare poi, del fatto che il cibo qui è molto salutare e non appesantisce mai, anche con le porzioni abbondanti. Limitarsi a mangiare solo sushi, quindi, è un vero peccato e decisamente uno degli errori da non fare in Giappone, per vivere il viaggio a 360° e assaporare ogni sfaccettatura di questa cucina così ricca e complessa.

Viaggiare in metro solo con la Suica/Pasmo

Parlando di errori da non fare in Giappone, cambiamo argomento e spostiamoci sui trasporti. I mezzi di trasporto in Giappone funzionano benissimo, sono puntuali, puliti ed efficienti, ma anche parecchio difficili da comprendere per chi li studia per la prima volta. Per questo, la soluzione più pubblicizzata può sembrare spesso anche la migliore da adottare. In particolare, sto parlando delle card Suica e Pasmo, delle card ricaricabili per i trasporti, che permettono di muoversi liberamente su autobus e metropolitana. 

Sebbene rappresentino effettivamente un risparmio in termini di tempo ed energie, non sempre lo sono dal punto di vista economico, e come ben sai se mi segui da un pò, a me buttare soldi non piace proprio. Queste card, infatti, richiedono un versamento iniziale, che poi può essere poi rimborsato lasciando una caparra di 500 yen. Fin qui tutto bello. Il problema è che, facendo tutti i conti in automatico, non si ha mai un’idea di quanto si spende, e per cosa. Utilizzare i biglietti di corsa singola e capire le tariffe invece, per quanto possa sembrare più complicato, può far risparmiare parecchio.

Non portare con sé soldi cash

Tornando a parlare del vil denaro, tra gli errori da non fare in Giappone c’è il non portare con sé soldi cash. Per quanto questo sia un Paese tecnologico, sviluppato e iper moderno, nella maggior parte delle attività commerciali si paga ancora in contanti. Prelevare appena si arriva, quindi, è d’obbligo, se non si vuole rischiare momenti imbarazzanti davanti alle casse di ristoranti e negozi. L’imbarazzo, e il conseguente disagio per aver bloccato un servizio puntuale ed efficiente, si ripresenta anche sugli autobus, dove i conducenti accettano solamente pass o contanti come pagamento per i biglietti.

10 errori da non fare in Giappone: guida per first time travellers

Insomma, per quanto vecchio stile e datato, il contante in Giappone va ancora per la maggiore, ed è bene avere sempre delle banconote a portata di mano, per qualsiasi evenienza. Anche nei konbini, magari nelle località più rurali, può capitare di trovare un avviso che dice che i pagamenti in contanti sono gli unici accettati. Questo è sicuramente uno degli errori da non fare in Giappone di cui non ci si rende realmente conto finchè non si arriva qui.

Prendere un pocket wi-fi in Giappone

Altra trappola per turisti, parlando di errori da non fare in Giappone, riguarda pocket wi-fi in Giappone. Per molti può sembrare la soluzione più semplice da adottare per avere internet sempre a disposizione, ma personalmente non la vedo così. Gli unici vantaggi che questa soluzione dà a chi la sceglie è il non dover cambiare la SIM al telefono e la possibilità di condividere la connessione. Il rischio però, scegliendo un pocket wi-fi in Giappone, è quello di rimanere senza connessione se il gruppo si divide o se il segnale è scarso.

Inoltre, un altro problema è rappresentato dalla batteria, che durante la giornata può scaricarsi e che, quindi, necessita di una power bank apposita. Personalmente sconsiglio di prendere un pocket wi-fi in Giappone, soprattutto perchè le alternative sono nettamente migliori sia in termini economici che di praticità. Si può acquistare una SIM fisica e farsela spedire in Italia, acquistarne una direttamente in loco o anche acquistare una e-SIM direttamente dal proprio smartphone.

Nel primo caso, consiglio di affidarsi a Sakura Mobile, Mobal e Japan Travel SIM. Per avere una e-SIM invece, suggerisco Airalo, che garantisce una copertura in tutto il Paese a costi vantaggiosi e in poche semplici mosse.

Non pre-registrarsi su Visit Japan Web

La possibilità di pre-registrarsi su Visit Japan Web per abbreviare i tempi di attesa e facilitare le formalità all’arrivo in Giappone, è una cosa che ho scoperto pochi giorni prima di partire, ma che mi ha evitato una coda impressionante in aeroporto. Si tratta di un servizio che, chissà come mai, non viene pubblicizzato, soprattutto nei blog (o almeno, io non l’ho mai trovato). In poche parole, attraverso il sito Visit Japan Web si possono rendere più rapide e semplici le procedure di ingresso nel Paese.

Si tratta di un servizio online, e non di un’app da scaricare, cui si accede tramite browser e dove i viaggiatori possono inserire tutti i dati richiesti all’immigrazione e alla dogana (quindi dati anagrafici, tempo di permanenza, indirizzi e nomi degli hotel in cui si alloggia, scopo della visita, cosa si porta con sé ecc.). Così facendo, si ottiene un QR code da mostrare ai controlli aeroportuali, saltando tutta la fila di chi, invece, deve compilare i moduli a mano. Si tratta di un salta-fila estremamente utile, in grado di non far perdere tempo e velocizzare tantissimo i tempi di attesa quando si arriva in Giappone.

Per pre-registrarsi su Visit Japan Web si deve creare un account e poi scaricare una WebApp sul proprio telefono, da cui si accede esclusivamente alle proprie informazioni e al QR code da mostrare ai controlli. Sinceramente, non pensavo che questo sistema potesse essere così efficiente, ma mi sono ricreduta una volta arrivata ai controlli e aver visto la fila chilometrica di persone in attesa del proprio modulo, di una penna e di capire come si compilassero i vari campi. La fila per chi aveva il QR code invece, era praticamente vuota, a dimostrazione del fatto che a conoscere la chicca di pre-registrarsi su Visit Japan Web sono ancora in pochissimi.

Acquistare il JR Pass

Un altro errore da non fare in Giappone in materia di mezzi di trasporto riguarda il JR Pass. Chinque abbia navigato un pò sul web per cercare informazioni inerenti il Giappone si è imbattuto, almeno una volta, in una descrizione dettagliata di quanto sia conveniente il JR Pass. Ebbene, probabilmente lo era in passato, quando aveva un costo nettamente inferiore e quando i turisti erano molti di meno. Oggi però, con l’aumento di tutti i pass e lo sviluppo di nuove carte turistiche e abbonamenti speciali, il JR Pass non rappresenta più l’unica opzione per chi viaggia in Giappone.

10 errori da non fare in Giappone: guida per first time travellers

Come spiego nel mio articolo dedicato interamente ai mezzi di trasporto giapponesi, infatti, le soluzioni sono numerose, e variano di caratteristiche e prezzi. Principalmente, consiglio di acquistare i pass giornalieri e muoversi con i biglietti singoli per autobus e metropolitana perchè, tra le altre cose, il JR Pass permette di accedere illimitatamente solo ad alcune linee, e non copre affatto tutte le destinazioni al 100%. L’ideale, prima di capire quale pass acquistare, è fare un itinerario dettagliato e capire quali mezzi si utilizzano di più, e in base a quelli decidere il pass più conveniente per le proprie esigenze specifiche.

Non sfruttare il servizio per l’invio dei bagagli in Giappone

Il servizio per l’invio dei bagagli in Giappone è una comodità incredibile, soprattutto per chi si sposta da una città all’altra e non vuole avere l’ingombro delle valigie mentre visita i vari luoghi, prima o dopo il check-in e il check-out. Si tratta di un servizio di cui non mi fidavo molto, più per come questo tipo di cose viene gestita in Italia che per altro, ma ho deciso comunque di provare e devo dire che sono rimasta estremamente soddisfatta. In particolare, ho utilizzato il servizio per l’invio dei bagagli in Giappone quando da Kyoto mi sono spostata a Tokyo.

Il nome di questo servizio è Takkyubin, e permette di spedire i propri bagagli ingombranti da un hotel all’altro in tutto il Giappone. Il sistema è semplicissimo: si chiede il modulo per la prenotazione del servizio alla reception dell’hotel in cui si alloggia e si compilano tutti i campi. Si devono indicare il luogo di ritiro e di scarico, la data di consegna dei bagagli e il loro ingombro, con i recapiti del proprietario. In via teorica questo è semplicissimo, se non fosse per il fatto che il modulo è tutto in giapponese e ci si deve far aiutare da un addetto alla reception.

10 errori da non fare in Giappone: guida per first time travellers

Questa per me è stata la difficoltà maggiore, perchè i receptionist faticavano a parlare inglese, ma grazie alle app di viaggio che avevo scaricato per il mio viaggio in Giappone, sono riuscita, tra gesti e traduzioni simultanee, a capire come andava compilato il modulo. In base alle dimensioni dei bagagli si paga una tariffa differente ma, in linea di massima, si può considerare che con circa €20 si possono spedire due valigie da 30 kg (come ho fatto io).

Non collezionare goshuin

Passando ora al piano culturale, uno degli errori da non fare in Giappone è non prendere in considerazione l’idea di collezionare i goshuin. Raccogliere in goshuin-cho le preghiere e i meravigliosi ideogrammi dei templi giapponesi è un’esperienza stupenda, che va al di là del semplice souvenir che si riporta a casa. I goshuin sono, nella cultura giapponese, dei buoni auspici scritti da calligrafi professionisti con le tecniche tradizionali e, in uno splendido intreccio di lettere, simboli e disegni, rappresentano delle preghiere di buona sorte.

Su ogni goshuin sono riportati il nome del tempio in cui ci si trova, la data aggiornata e una preghiera: un ricordo unico da portare a casa con sé che vale più di mille calamite e che permette di avvicinarsi ancora di più all’affascinante cultura del luogo. Raccogliere i goshuin in giro per il Giappone durante il mio viaggio di 10 giorni è stato semplicemente fantastico, e sono riuscita a collezionare circa 25-30 ricordi unici. Non farlo, secondo me, sarebbe stato un errore che avrei rimpianto tantissimo!

Dimenticare a casa la power bank

L’ultimo degli errori da non fare in Giappone riguarda la power bank: mai lasciarla a casa. In Giappone lo smartphone è essenziale per muoversi, comunicare ed essere sempre connessi, e non si può in alcun modo rischiare di rimanere senza batteria. Questo è un aspetto da non sottovalutare, soprattutto se ci si affida alle app per spostarsi e per seguire un itinerario di viaggio. Mettere una power bank in valigia, e averne sempre una a portata di mano mentre si visitano i vari luoghi, è il modo giusto per non rischiare di rimanere senza batteria e, di conseguenza, senza contatti con internet.

10 errori da non fare in Giappone: guida per first time travellers

Qui terminano i miei consigli riguardo i 10 errori da non fare in Giappone, ma per approfondire i singoli argomenti e scoprire tanto altro su questa magnifica terra straniera, ti consiglio di visitare la sezione del blog dedicata al Giappone, e fare una full immersion in tutte le informazioni più utili per organizzare un viaggio indimenticabile. Qui puoi trovare:

Fammi sapere con un commento se l’articolo ti è piaciuto e lo hai trovato interessante.

Io ti aspetto al prossimo viaggio,

Erika

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