Scopri con me come visitare la Reggia di Caserta, il Palazzo reale più grande al mondo, che ha lasciato a bocca aperta l’Europa intera per la sua magnificenza.
Leggi fino alla fine per scoprire la sua storia, cosa vedere alla Reggia di Caserta, come visitarla e per sapere della mia esperienza alla Reggia Borbonica più famosa del mondo!
La Reggia di Caserta
Il Palazzo Reale, il capolavoro di Luigi Vanvitelli, anticipò l’aspetto esterno degli edifici del XIX secolo, mentre allo stesso tempo rappresenta il canto del cigno della spettacolare arte del Barocco, da cui ha adottato tutte le caratteristiche necessarie per creare l’illusione di uno spazio multimediale.
La Reggia di Caserta, un pò di storia
Siamo a Napoli, è il 1734 e il giovanissimo Carlo di Borbone sale al trono del Regno di Napoli, tornato indipendente dopo più di 200 anni. Poco dopo, grazie alla sua cultura illuminata, Carlo inizia ad immaginare un progetto definito “visionario” per l’epoca: creare una nuova capitale nell’entroterra, con la Residenza Reale più grande del mondo. Il progetto inizia nel 1750, con l’acquisto del feudo di Caserta, e prende vita grazie all’architetto Luigi Vanvitelli, che però non riuscì a portarlo a termine. I lavori iniziarono infatti nel 1752 e terminarono nel 1845, ben 72 anni dopo la morte dell’architetto.
L’ispirazione di Carlo di Borbone veniva dalla Reggia di Versailles, ed egli volle inserire nel progetto un palazzo di dimensioni esagerate, un parco e anche la sistemazione dell’area urbana circostante con l’approvvigionamento da un nuovo acquedotto (l’Acquedotto Carolino) che passasse anche per l’annesso complesso di San Leucio. Il complesso doveva rappresentare la grandiosità della famiglia Borbone e la sua influenza a livello mondiale, ma anche essere efficiente e razionale.
Quasi 100 anni dopo il suo inizio, la Reggia di Caserta fu ultimata, e il risultato è decisamente riuscito: un complesso di dimensioni enormi comprendente il Palazzo Reale, con quasi 1800 finestre, il Parco Reale di 123 ettari, il Giardino inglese con le sue oltre 200 specie di piante, il Bosco di San Silvestro e l’Acquedotto Carolino. La Reggia è appartenuta per tutta la sua storia ai Borbone, tranne una breve parentesi in cui fu proprietà dei Muscat.
La Reggia di Caserta venne dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997, insieme al complesso di San Leucio e all’Acquedotto carolino (di cui ti parlo anche in questo articolo sulla città di Caserta).
Cosa vedere alla Reggia di Caserta
Parliamo però di cosa vedere alla Reggia di Caserta, perchè questo complesso così grande e maestoso merita di essere esplorato in ogni sua parte, tanto è bello.
Reggia di Caserta Appartamenti Reali
Tappa fondamentale di ogni visita alla Reggia di Caserta sono i suoi Appartamenti Reali. Il progetto originale prevedeva le residenze reali al primo piano (divise tra Quarto del Re, Quarto della Regina, Quarto dei principi e Quarto delle principesse), mentre il secondo piano doveva essere destinato alle cucine e alla servitù. Visti però i lunghissimi tempi di costruzione, quando nel 1780 il re Ferdinando IV si trasferì qui con la sua famiglia, gli ambienti pronti erano decisamente ridotti per tutti i reali, che quindi sconfinarono anche al secondo piano.
Nel 1806 arrivò alla Reggia Giuseppe Bonaparte, che si dedicò a restaurare il Quarto del Re, affidandolo ad Antonio de Simone, che seguiva lo stile neoclassico francese. E’ questo il periodo in cui la Reggia appartenne ai Muscat, e durò solo fino al 1815. In questo arco di tempo la Reggia di Caserta veniva usata solo per rappresentanza.
Con la Restaurazione, i Borbone tornarono a Caserta, e da Ferdinando I a Francesco II (ultimo re del Regno delle Due Sicilie), diedero vita agli Appartamenti Reali come li vediamo oggi, passando per numerose modifiche sia nell’aspetto che nella funzione.
Nel 1919 la Reggia di Caserta fu ceduta da Vittorio Emanuele III di Savoia allo Stato italiano, e in questi anni iniziò un lungo processo di valorizzazione che trasformò gli alloggi reali in museo, e oggi questo spazio occupa metà del primo piano, sviluppandosi lungo il Quarto del Re e il Quarto dei principi. I vari passaggi di proprietà e di mansioni della Reggia di Caserta sono perfettamente visibili durante la visita, e l’impressione che si ha è proprio quella di camminare nella storia dell’Italia Meridionale!
Visitando gli Appartamenti Reali si nota la tradizione barocca e il gusto classico tipico di quell’epoca. A colpire sono soprattutto i soffitti altissimi e decorati (ormai credo sia nota la mia passione per i soffitti, lampadari ecc). Mi risulta davvero difficile dire quale sia stata la mia stanza preferita, e in più durante la mia visita la Sala del Trono era piena di impalcature perchè c’era un restauro in corso, ma sicuramente ho trovato interessantissimo vedere le stanze più intime e private degli abitanti della Reggia, come i bagni di servizio e i vari passaggi segreti nelle intercapedini dei muri!
Il Teatro di Corte
Il Teatro di Corte è stato il primo ambiente che ho visitato alla Reggia di Caserta, e prima di entrare viene fatta una breve introduzione della sua storia, per poi passare alla visita guidata vera e propria, che dura una decina di minuti ma che racconta un sacco di cose! Il Teatro fu commissionato a Luigi Vanvitelli da Carlo di Borbone dopo la progettazione del resto del Palazzo, ed è situato nella zona occidentale della Reggia. Questo teatro piccolo e intimo può ospitare poche centinaia di spettatori, ed è a forma di ferro di cavallo. La cosa più particolare che mi è rimasta impressa riguarda i materiali con cui è costruito: legno e carta pesta!
Il marmo non è un materiale adatto ad un teatro, in più pesava davvero troppo per le dimensioni finali della struttura, per cui anche per risparmiare, le statue sono state realizzate con la carta pesta, mentre il resto del teatro è interamente in legno! Il progetto è volutamente ispirato al San Carlo di Napoli, ma in dimensioni ridotte, come espressamente desiderato dal re. Un’altra particolarità è che questo è l’unico ambiente della Reggia che Luigi Vanvitelli vide completato, anche se la sua costruzione durò più di 10 anni.
Quando i lavori terminarono però, a non esserci più era Carlo di Borbone, e sul trono era salito il figlio Ferdinando. Durante il suo regno, il Teatro Reale di Caserta prese vita: fu inaugurato nel 1769 e per l’occasione furono organizzate opere in musica, commedie e feste da ballo che durarono più di due settimane. Da allora in poi gli avventori del Teatro furono gli aristocratici napoletani, e qui venivano rappresentate le opere di Goldoni, di Metastasio, di Gluck e tanti altri. Inoltre, durante il regno di Ferdinando non mancarono mai balli ed eventi mondani!
I giardini della Reggia di Caserta
L’immenso Parco Reale si ispira ai giardini delle grandi residenze europee. Quello che lo contraddistingue però, è la sua italianità: le caratteristiche dei classici giardini rinascimentali italiani qui si fondono con le idee dell’architetto della già citata Reggia di Versailles. Purtroppo, quello che vediamo oggi è solo una parte di quello che il Vanvitelli e suo figlio avevano progettato, a causa delle ristrettezze economiche in cui versava la famiglia reale dopo la partenza per la Sicilia, ma rimane comunque di una bellezza disarmante.
Il Parco, che da solo occupa una superficie di 100 ettari, si sviluppa attorno ad un’asse centrale, costituita dalla Via d’Acqua, lunga ben 3km. Volendo si può percorrere questo tratto fino ai Giardini inglesi con un pulmino al prezzo di €2,50, ma io ho trovato piacevolissimo passeggiare al sole con l’acqua che defluiva verso il basso! L’acqua viene portata alla Reggia grazie all’Acquedotto Carolino, e irriga l’intero complesso.
Ad arricchire il verde ci sono poi il Bosco di San Silvestro e il Giardino inglese, quest’ultimo davvero spettacolare: si tratta di uno spazio enorme dove la vegetazione viene lasciata crescere in modo apparentemente selvaggio e casuale, ma decisamente studiato. Qui si possono vedere un boschetto di canne di bambù (che mi ha ricordato quello visto al Giardino di Ninfa!), un lago pieno di conifere e alberi alti e bellissimi.
Visitare la Reggia di Caserta
Veniamo ora alle info pratiche per visitare la Reggia di Caserta. Premetto che sebbene il sito ufficiale sia molto ben fatto, può risultare confusionario. Almeno, io ho dovuto leggerlo più volte e andare da una sezione all’altra ripetutamente prima di capirci qualcosa!
Di seguito ti spiego come pianificare al meglio la tua visita alla Reggia di Caserta.
Reggia di Caserta biglietti
I biglietti per visitare la Reggia di Caserta sono numerosi e tutti diversi tra loro, quindi per avere tutti i prezzi aggiornati suggerisco di consultare il sito ufficiale, ma di seguito puoi trovare i prezzi relativi all’anno 2023. Una premessa importante da fare, è quella di acquistare i biglietti online, che vanno a fasce orarie, e di presentarsi all’ingresso solamente nella fascia oraria indicata sul biglietto, per evitare di fare file inutili. L’unico rivenditore autorizzato dei biglietti per visitare la Reggia di Caserta è TicketOne, e dal sito della Reggia si trova il link diretto.
Se invece preferisci acquistare i biglietti in loco, sappi che non è difficile trovare code anche molto lunghe. La biglietteria si trova in Piazza Carlo di Borbone ed è aperta dalle 08.30 alle 18.00.
Le diverse aree della Reggia sono visitabili sia singolarmente che in combo: il biglietto per il solo Parco Reale costa €10, quello per gli Appartamenti Reali costa €11 o €4 se si entra dopo le 17.00. Quello che consiglio io però è di acquistare il biglietto cumulativo, che ad un prezzo di €15 permette di visitare l’intero complesso.
Un paragrafo a parte merita l’iniziativa “Domenica al museo”, che prevede l’ingresso gratuito alla Reggia di Caserta la prima domenica del mese. Una parte dei biglietti sono disponibili online a partire dall’ultimo giorno del mese precedente, mentre gli altri saranno acquistabili alla biglietteria fisica, fino ad esaurimento. Il neo di questa offerta è però che il Giardino inglese, le Sale Vanvitelli e il Teatro di Corte sono chiusi! Grazie a questa iniziativa ho visitato, per esempio, Palazzo Farnese a Caprarola.
Per visitare l’intero complesso ho impiegato circa 5 ore quindi consiglio di scegliere una fascia oraria mattutina, soprattutto se si prevede di visitare anche il Giardino inglese, poichè chiude abbastanza presto!
Reggia di Caserta orari
La Reggia di Caserta è aperta tutti i giorni, tranne il martedì (giorno di chiusura settimanale), il 1° gennaio e il 25 dicembre, salvo chiusure speciali e straordinarie.
Gli orari di apertura variano di mese in mese, seguendo principalmente le ore di luce. Elenco di seguito gli orari dettagliati, ma consiglio comunque di consultare il sito ufficiale per eventuali aggiornamenti:
- Gennaio: Appartamenti Reali dalle 08.30 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.15), Teatro di corte dalle 10.00 alle 13.00 (ultimo ingresso 12.45), Cappella Palatina dalle 08.30 alle 18.15 (ultimo ingresso 18.10), Bosco Vecchio e Via d’Acqua dalle 08.30 alle 16.00 (ultimo ingresso 15.00), Giardino inglese dalle 08.30 alle 15.00 (ultimo ingresso 14.00).
- Febbraio: Appartamenti Reali dalle 08.30 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.15), Teatro di corte dalle 10.00 alle 13.00 (ultimo ingresso 12.45), Cappella Palatina dalle 08.30 alle 18.15 (ultimo ingresso 18.10), Bosco Vecchio e Via d’Acqua dalle 08.30 alle 16.30 (ultimo ingresso 15.30), Giardino inglese dalle 08.30 alle 15.30 (ultimo ingresso 14.30).
- Marzo: Appartamenti Reali dalle 08.30 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.15), Teatro di corte dalle 10.00 alle 13.00 (ultimo ingresso 12.45), Cappella Palatina dalle 08.30 alle 18.15 (ultimo ingresso 18.10), Bosco Vecchio e Via d’Acqua dalle 08.30 alle 17.00 (ultimo ingresso 16.00), Giardino inglese dalle 08.30 alle 16.00 (ultimo ingresso 15.00).
- Aprile-Settembre: Appartamenti Reali dalle 08.30 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.15), Teatro di corte dalle 10.00 alle 13.00 (ultimo ingresso 12.45), chiuso ad agosto, Cappella Palatina dalle 08.30 alle 18.15 (ultimo ingresso 18.10), Bosco Vecchio e Via d’Acqua dalle 08.30 alle 19.00 (ultimo ingresso 18.00), Giardino inglese dalle 08.30 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.00).
- Ottobre: Appartamenti Reali dalle 08.30 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.15), Teatro di corte dalle 10.00 alle 13.00 (ultimo ingresso 12.45), Cappella Palatina dalle 08.30 alle 18.15 (ultimo ingresso 18.10), Bosco Vecchio e Via d’Acqua dalle 08.30 alle 17.30 (ultimo ingresso 16.30), Giardino inglese dalle 08.30 alle 17.00 (ultimo ingresso 16.00).
- Novembre: Appartamenti Reali dalle 08.30 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.15), Teatro di corte dalle 10.00 alle 13.00 (ultimo ingresso 12.45), Cappella Palatina dalle 08.30 alle 18.15 (ultimo ingresso 18.10), Bosco Vecchio e Via d’Acqua dalle 08.30 alle 15.30 (ultimo ingresso 14.30), Giardino inglese dalle 08.30 alle 15.00 (ultimo ingresso 14.00).
- Dicembre: Appartamenti Reali dalle 08.30 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.15), Teatro di corte dalle 10.00 alle 13.00 (ultimo ingresso 12.45), Cappella Palatina dalle 08.30 alle 18.15 (ultimo ingresso 18.10), Bosco Vecchio e Via d’Acqua dalle 08.30 alle 15.30 (ultimo ingresso 14.30), Giardino inglese dalle 08.30 alle 14.30 (ultimo ingresso 13.30).
Reggia di Caserta come arrivare
Ci sono tantissimi modi per raggiungere la Reggia di Caserta, dall’aereo al bus alla macchina, al trenino espresso della Reggia. Vediamoli uno per uno.
- Arrivare alla Reggia di Caserta in aereo. L’aeroporto di Napoli Capodichino dista appena 26 km dalla Reggia e, una volta atterrati lì, si può raggiungere la residenza borbonica in bus o taxi.
- Arrivare alla Reggia di Caserta in treno. La stazione ferroviaria di Caserta dista solo 5 minuti a piedi dalla Reggia, quindi se si arriva in città con il treno, il tragitto rimanente sarà una piacevole passeggiata.
- Arrivare alla Reggia di Caserta in auto. Bisogna percorrere l’autostrada A1 e uscire a Caserta Nord, seguendo poi le indicazioni per Caserta. La Reggia di Caserta non ha un proprio parcheggio riservato, ma in città ci sono numerosi parcheggi a pagamento sia pubblici che privati, custoditi e non, coperti e scoperti…insomma hai l’imbarazzo della scelta!
- Reggia Express. Questo è un servizio che permette di arrivare alla Reggia di Caserta in un modo davvero particolare e inusuale: a bordo di un treno storico della Fondazione FS effettuando la tratta Napoli-Caserta. La locomotiva con carrozze è degli anni ‘30 e ‘50. Questo servizio fa parte di un progetto più ampio che vuole sostenere un turismo slow e una mobilità sostenibile.
Io, nonostante mi sarebbe piaciuto provare l’esperienza del Reggia Express, sono arrivata qui a piedi, avendo soggiornato la notte precedente la mia visita, in un alloggio poco distante.
I dintorni della Reggia di Caserta
Sebbene la Reggia sia l’attrazione principale della città di Caserta, voglio dedicare uno spazio anche ai dintorni della residenza borbonica. Nei dintorni della Reggia di Caserta ci sono un sacco di cose da fare e vedere, come l’Acquedotto Carolino, che porta acqua al complesso vanvitelliano e che è visibile nella sua bellezza per un tratto.
Inoltre si può visitare il Belvedere di San Leucio, dove Carlo di Borbone istituì una comunità per accogliere, istruire e formare orfani e nullatenenti nel settore tessile, e le cui stoffe sono state usate nel corso della storia per arredare edifici e dimore importantissimi, come la Casa Bianca e il Quirinale, tra le altre.
Ancora si può visitare Casertavecchia e il suo fantastico borgo medievale, dove il tempo sembra essersi fermato, oppure fermarsi un pò di più e fare un giro per le vie di Caserta città, tra i suoi murales e la sua architettura barocca.
Nel mio weekend a Caserta ho potuto vedere molto più che la Reggia, e ti assicuro che sono posti che vale la pena visitare!
La mia esperienza alla Reggia di Caserta
Era tantissimo tempo che volevo visitare la Reggia di Caserta, ma poi ogni volta accadeva qualcosa che mi imponeva di rimandare. Alla fine, ho deciso di venire a Caserta per un weekend tra amici, partito dalla volontà di assaggiare la pizza nominata come miglior pizza al mondo, e proseguito all’insegna dello slow tourism.
La visita alla Reggia di Caserta è stata benedetta dal sole e dal cielo limpido, che ci hanno scaldato nonostante facesse parecchio freddo. Abbiamo visitato prima il Teatro di Corte, poi il Parco Reale e i Giardini inglesi, e solo per ultimi gli Appartamenti Reali, visto che sono quelli che hanno l’orario più esteso. Della Reggia di Caserta ho amato i soffitti e le colonne, le simmetrie e i materiali. Mi ha ricordato sotto tanti aspetti il Museo di Storia dell’Arte di Vienna, e nei giardini ho ritrovato la bellezza dei giardini all’italiana visti a Villa d’Este e Palazzo Farnese.
Qui ho passato proprio una bella giornata, e poi Caserta è talmente tranquilla che rappresenta la meta perfetta se si è in cerca di un paio di giorni di relax totale, buon cibo e cose belle da vedere senza correre troppo!
Fammi sapere con un commento se l’articolo ti è piaciuto e raccontami la tua esperienza alla Reggia di Caserta!
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Al prossimo viaggio,
Erika