Viaggio in Giappone fai da te

Viaggio in Giappone fai da te: 4 cose da sapere per organizzarlo (parte 1)

Organizzare un viaggio in Giappone fai da te è un’avventura bellissima. Non si può certo definire la cosa più semplice da fare, ma allo stesso modo non è affatto impossibile. Quello che serve è conoscere diverse cose in anticipo.

Continua a leggere per scoprire 4 cose da sapere per organizzare un viaggio in Giappone fai da te coi fiocchi, e per partire con la sicurezza di avere davanti un’esperienza indimenticabile, senza brutte sorprese.

Viaggio in Giappone fai da te: 4 cose da sapere per organizzarlo (parte 1)
Viaggio in Giappone fai da te

Viaggio in Giappone fai da te

Organizzare il mio primo viaggio in Giappone fai da te non è stato facile, e ha richiesto tantissime ore al PC a fare ricerche, incrociare risultati, fare bozze e provare e riprovare combinazioni di itinerari possibili. Allo stesso modo però, è stata un’esperienza elettrizzante, che mi piace paragonare ad un puzzle: sono partita dai pezzi più facili da piazzare e pian piano ho aggiunto gli altri, fino a confezionare uno dei viaggi su misura più belli ed emozionanti che abbia mai vissuto.

Il Giappone è un Paese totalmente diverso dal nostro, e sono proprio queste differenze a renderlo una meta affascinante e interessantissima. Sono però sempre queste differenze a rendere difficile l’organizzazione, soprattutto se è la prima volta che si viaggia verso questa destinazione. I consigli per il primo viaggio in Giappone che ho da darti sono tantissimi, ma in questo articolo voglio aiutarti a gettare le basi per il tuo viaggio in Giappone fai da te.

Di seguito voglio parlarti di 4 cose utilissime da sapere prima di andare in Giappone, che ti permetteranno di organizzare un viaggio in totale autonomia, e anche di risparmiare parecchio (scegliere di partire con un viaggio organizzato, infatti, costa davvero tantissimo, e gli itinerari che si seguono non sono affatto personalizzati). Continua a leggere per scoprire alcune delle cose da sapere sul Giappone prima di partire più importanti, e preparati ad organizzare un viaggio wow.

Viaggio in Giappone fai da te
Viaggio in Giappone fai da te

4 cose da sapere sul Giappone prima di partire

Come è facile intuire, viaggiare in Giappone non è affatto come viaggiare in Europa. Al di là degli usi e dei costumi, che in alcuni casi sono diametralmente opposti ai nostri, la lingua, la valuta e le leggi possono rappresentare ostacoli difficili da gestire, soprattutto se è la prima volta che si va in Giappone. Questo articolo avrà anche una parte 2, dove ti darò altre informazioni importanti sul Paese del Sol Levante, ma andiamo con ordine e iniziamo subito a scoprire come organizzare un viaggio in Giappone fai da te.

Quali documenti servono per andare in Giappone

Tra le cose da sapere per organizzare un viaggio in Giappone fai da te, ci sono sicuramente quelle inerenti quali documenti servono per andare in Giappone. A questo proposito voglio rassicurarti: servono solamente il biglietto aereo di ritorno e il passaporto in corso di validità per l’intero periodo del soggiorno. Attenzione però, perchè se il passaporto è stato precedentemente denunciato come smarrito, l’ingresso in Giappone potrebbe essere rifiutato, pertanto è bene procurarsene uno nuovo per il viaggio.

Può capitare che in aeroporto venga richiesto di rilasciare impronte digitali e foto del volto. Non c’è da allarmarsi, perchè questa è una procedura standard della Legge sull’Immigrazione giapponese verso gli stranieri che entrano nel Paese. Alla frontiera, inoltre, si possono ricevere domande dettagliate sulle destinazioni che si visiteranno durante il viaggio, sulle prenotazioni alberghiere e sul volo di ritorno. Per velocizzare le pratiche alla dogana però, esiste un modo molto smart: compilare il formulario in modo digitale comodamente dallo smartphone, prima di arrivare in Giappone. L’alternativa è fare la stessa cosa manualmente quando si arriva in aeroporto, oppure in aereo, ma i tempi si allungano parecchio.

Il sito Visit Japan Web offre un servizio online creato dal governo giapponese per rendere più rapide e semplici le procedure di ingresso nel Paese. Dopo aver creato il proprio account si devono solamente inserire i propri dati e i dettagli del viaggio, e alla fine si riceve un QR code da mostrare ai controlli aeroportuali. Personalmente ho trovato questo servizio davvero comodo, e confermo che grazie ad esso l’ingresso in Giappone si velocizza davvero di tanto. Inoltre, è perfetto per un viaggio in Giappone fai da te smart e aggiornato!

Per quanto riguarda il visto d’ingresso, questo non è richiesto ai viaggiatori provenienti dall’Italia per scopi turistici e che rimangono in Giappone per meno di 90 giorni. Chi invece prevede di fermarsi per più di 90 giorni deve richiedere un visto all’Ambasciata del Giappone a Roma oppure presso il Consolato Generale del Giappone a Milano.

Viaggio in Giappone fai da te: 4 cose da sapere per organizzarlo (parte 1)
Viaggio in Giappone fai da te

Farmaci e medicine in Giappone

Al secondo posto delle cose da sapere sul Giappone, c’è la materia dei farmaci e delle medicine. Inizio dicendo che non ci sono vaccini obbligatori da fare, né trattamenti medici specifici di preparazione al viaggio. Purtroppo però, si sa, non sempre tutto fila liscio come l’olio e si potrebbe aver bisogno di assumere delle medicine in Giappone. Come fare? Quali si possono portare e quali invece vengono bloccate ai controlli di frontiera? Inizio dicendo che i giapponesi sono molto più ferrei di noi riguardo cosa può e cosa non può entrare nel loro Paese, e anche riguardo le quantità.

Ecco di seguito alcune regole da seguire attentamente:

  • i medicinali da banco, vitamine e lenti a contatto usa e getta possono essere portati con sé solamente in scorte massime per due mesi di permanenza;
  • i medicinali con ricetta possono invece entrare in Giappone in misura tale da bastare per un mese. Inoltre serve la ricetta medica in inglese che spieghi il perchè si necessita di quel medicinale. Fanno parte di questi medicinali la pillola anticoncezionale, la melatonina e le penne con l’insulina;
  • per gli oppiacei con ricetta si deve richiedere lo Yunyu Kakunin-sho e ottenere un’autorizzazione tramite un apposito modulo, per cui serve fornire specifica documentazione qualche settimana prima di partire;
  • per i farmaci psicotropi (sedativi, ansiolitici, ecc.) non servono permessi speciali, ma è necessario rispettare i limiti massimi di quantità stabiliti dal Dipartimento per il Controllo delle Droghe;
  • è vietato portare con sé farmaci stimolanti, come Vicks Sinex,farmaci usati per l’ADD/ADHD e alcuni farmaci contro le allergie, nemmeno con la ricetta;
  • non si possono portare con sé farmaci derivati dalla cannabis;
  • tutti i medicinali devono essere all’interno della confezione originale.
Viaggio in Giappone fai da te: 4 cose da sapere per organizzarlo (parte 1)
Viaggio in Giappone fai da te

Trattandosi di una materia particolarmente complessa e delicata, se ci sono dubbi la cosa migliore da fare è chiedere direttamente all’Ambasciata del Giappone. Per quanto mi riguarda, non avendo particolari problemi di salute, ho portato con me il mio solito kit da viaggio contenente Aspirina, paracetamolo, ibuprofene, Imodium, Buscopan, anti-zanzare, Gentalyn Beta, antistaminico e antibiotico a largo spettro. Prima di partire invece, ho preso un ciclo di probiotici, per eccesso di zelo.

Il Giappone è un Paese dove la pulizia è impressionante, e gli standard igienici sono davvero alti, per cui non si corre il rischio di ammalarsi facilmente. Se dovesse servire qualche medicina particolare che non si ha con sé, non c’è da preoccuparsi: basta andare in farmacia (Chozai yakkyoku) per i farmaci con ricetta, o nelle parafarmacie (Drugstore) per i farmaci da banco.

Al di là di tutto però, consiglio vivamente di fare un’assicurazione viaggio prima di partire, per viaggiare in tranquillità. Io ho scelto per il mio viaggio in Giappone fai da te, l’assicurazione di Heymondo, a cui mi affido ormai da anni e che non mi delude mai. Dal servizio di assistenza H24 in italiano, alle tante opzioni di personalizzazione, trovo che sia la migliore assicurazione di viaggio in circolazione. Inoltre, costa anche poco! Ti lascio qui sotto il banner per prenotare la tua assicurazione viaggio, con uno sconto speciale riservato a te, che sei un mio lettore, e l’articolo in cui parlo nello specifico su come funziona il loro servizio.

banner Heymondo

Come comportarsi in Giappone

Degli usi e costumi particolari in Giappone si potrebbe parlare all’infinito, ma qui mi limiterò a parlare di quelle abitudini che è bene conoscere prima di partire, sia per evitare di fare figuracce, che multe e sguardi torvi. I giapponesi infatti, sono un popolo molto attento all’etichetta, all’educazione e al decoro, per cui sapere come comportarsi in Giappone è una forma di rispetto verso il Paese che ci accoglie e la sua gente.

Durante il mio viaggio in Giappone fai da te ho notato diversi comportamenti che si discostano dalle abitudini occidentali, e che riguardano sia il modo di vivere gli spazi pubblici che quelli privati, il galateo della tavola e le interazioni con gli altri. Parto da un gesto che per noi italiani è davvero comunissimo: mangiare mentre si cammina. In Giappone mangiare camminando è visto come un qualcosa di molto sgarbato, perchè data la quantità di gente che transita per le strade o nei mezzi pubblici, mangiare o bere mentre si sta camminando potrebbe facilmente arrecare danno ad altri, anche involontariamente. 

Viaggio in Giappone fai da te: 4 cose da sapere per organizzarlo (parte 1)
Viaggio in Giappone fai da te

Per questo, è preferibile accostarsi al lato della strada e fermarsi per mangiare, così saranno i passanti ad evitare chi è fermo in sosta. Al lato dei chioschi di street food o all’uscita dei combini non è affatto insolito trovare molte persone ferme a mangiare, e il motivo è proprio questo! Inizialmente ho fatto fatica a memorizzare questa regola, perchè mi capita spesso di mangiare mentre mi sto spostando, ma sono bastati un paio di sguardi severi a farmi imprimere questa buona abitudine in testa.

Un’altra cosa a cui fare attenzione, se si è raffreddati, è soffiarsi il naso in pubblico. Anche questo è considerato sgarbato, ed è preferibile farlo in un luogo appartato. In Giappone si deve poi abbandonare l’abitudine di parlare sui mezzi pubblici. Trattandosi di spazi comuni, il rispetto verso gli altri impone di ridurre al minimo i rumori, e spesso è anche consigliato spegnere i propri smartphone per non disturbare gli altri passeggeri (la modalità silenziosa però va benissimo ugualmente!).

Infine, rimanendo nell’area delle stazioni, mentre si sta aspettando un mezzo, ci si deve mettere in fila e aspettare che tutti i passeggeri siano scesi prima di salire a propria volta. Inoltre, quando si deve utilizzare una scala mobile è meglio mettersi a destra, per lasciare la sinistra libera a chi ha fretta. In questo il Giappone funziona come l’Inghilterra, dove i sensi di marcia sono invertiti.

Viaggio in Giappone fai da te: 4 cose da sapere per organizzarlo (parte 1)
Viaggio in Giappone fai da te

I fumatori (fortunatamente questa regola non mi ha toccato minimamente) devono mettersi l’anima in pace e accettare che in Giappone, al contrario che in Italia e in Europa, non si può fumare nei luoghi pubblici, anche all’aperto. Se si viene colti in flagrante, il rischio è una multa parecchio alta. Il decoro, come anticipato, in Giappone è tenuto di gran conto, e tenere le città pulite è una priorità assoluta. Per chi non può proprio fare a meno della sigaretta però, non c’è da disperare: basta trovare le aree riservate ai fumatori, che di solito si trovano vicino alle stazioni dei mezzi pubblici e ai parchi.

Il tema del rispetto e del decoro torna anche nell’abitudine giapponese di inchinarsi quando si incontra qualcuno o ci si saluta. In pubblico infatti, è meglio ridurre al minimo le effusioni, e limitarsi ad inchinarsi leggermente in segno di rispetto, oppure a stringergli la mano (al massimo). Ancora, per motivi di igiene, spesso capita di doversi togliere le scarpe quando si entra all’interno degli edifici. In Giappone questa è un’abitudine antichissima, che dura ancora oggi e che è rispettata ovunque.

Per rispettare questa consuetudine, in tutti gli edifici c’è una sorta di anticamera, chiamata genkan, in cui si possono lasciare le proprie calzature e recuperarle quando si deve uscire. In questo modo si tengono separati l’interno e l’esterno, e non si contamina con germi e sporcizia il pavimento dell’interno. A tavola invece, il galateo impone di non incrociare mai le bacchette quando non si usano, e di non passare mai il cibo dalle proprie bacchette a quelle di qualcun altro. Si deve invece poggiare il cibo sul piatto e poi lasciarlo prendere all’altra persona.

Inoltre, è consigliabile evitare di utilizzare le bacchette come fossero una forchetta, infilzando il cibo, perchè è considerato un gesto che porta sfortuna. Prima di iniziare a mangiare, ho sentito spesso la parola itadakimasu, che ho inizialmente scambiato per un semplice “buon appetito”, ma che in realtà è più vicina a una preghiera, dal significato più profondo. Non è visto di buon occhio lasciare il cibo nel piatto, e tantomeno chiedere di portarlo via nella doggy bag.

Viaggio in Giappone fai da te: 4 cose da sapere per organizzarlo (parte 1)
Viaggio in Giappone fai da te

Infine, rimanendo in tema cibo, è assolutamente normale qui fare il risucchio quando si mangiano i noodles. Se da noi mangiare rumorosamente è segno di maleducazione, qui indica che si sta apprezzando quello che si mangia. Non è obbligatorio fare rumore, ma non si deve rimanere sorpresi se dai tavoli a fianco si sentono suoni di questo tipo!

Ultima cosa a cui fare attenzione è la mancia: lasciare anche solo 1 yen di mancia è considerato offensivo. L’accoglienza e l’ospitalità sono i pilastri della cultura giapponese, e non è visto affatto di buon occhio ricevere soldi per aver fatto un gesto normale. Anche se noi occidentali siamo abituati a dare mance per esprimere la nostra soddisfazione e gratitudine, qui è meglio tenere le mani in tasca e ringraziare semplicemente con un inchino, poichè la mancia offenderebbe il cameriere di turno e creerebbe un momento di enorme imbarazzo. Devo ammetterlo, questa consuetudine mi è piaciuta particolarmente!

Quanto si spende in Giappone

Prevedere il budget per un viaggio in Giappone fai da te può non essere semplicissimo, ma voglio aprire questo argomento dicendo che prima di approcciarmi a questa avventura, avevo in mente cifre molto più alte di quelle che poi ho effettivamente speso. Qui a costare più di ogni altra cosa sono i trasporti. Sia il volo che i treni e i biglietti dei mezzi pubblici non sono economici, ma il tutto viene bilanciato da un costo della vita davvero basso. 

Il cambio Euro-Yen è infatti estremamente favorevole all’euro da qualche anno a questa parte, il che permette di risparmiare davvero tanto sulla vita in loco. Scendendo nel dettaglio, i voli oscillano dai 500 ai 900 euro per andata e ritorno, a seconda del periodo, degli orari e delle compagnie. Io ho viaggiato con Air China e ho speso 800 euro, viaggiando nel periodo della fioritura dei ciliegi, ma scegliendo uno scalo molto lungo e prenotando con larghissimo anticipo.

Viaggio in Giappone fai da te: 4 cose da sapere per organizzarlo (parte 1)
Viaggio in Giappone fai da te

Gli hotel in Giappone sono davvero tantissimi, e si trovano soluzioni di ogni tipo, da quelle più economiche a quelle più lussuose. Per risparmiare si possono scegliere gli internet cafè, ma si deve avere un altissimo spirito di adattamento. La soluzione migliore, secondo me, sono gli hotel di fascia media. Chi vuole invece optare per una soluzione più costosa, ma anche più autentica e memorabile, deve orientarsi sui ryokan.

Il costo del pernottamento va dai 40 ai 100 euro a notte. Io, per esempio, ho speso poco più di 400 euro a testa per 11 notti, con colazione inclusa, e ho trovato due hotel davvero splendidi, dove mi sono trovata benissimo. Per approfondire l’argomento, in questo articolo parlo nel dettaglio di dove dormire in Giappone spendendo il giusto, e dei migliori ryokan dove passare una o due notti di pura esperienza giapponese. Qui, mi limito a dire che dormire in Giappone è stato molto più economico che in tanti altri posti che ho visitato.

I mezzi di trasporto invece, costano abbastanza. Qui si trova quella che è la rete di mezzi pubblici più efficiente del mondo, e quindi il prezzo vale assolutamente il servizio che si riceve. Il treno shinkansen, il famoso treno proiettile, è quello che costa di più, ma consiglio di prenderlo almeno una volta. Una delle cose più complicate nell’organizzazione del mio viaggio in Giappone fai da te è stata proprio capire come funzionano i mezzi di trasporto, ma una volta superato l’ostacolo, è stata una strada in discesa. Tornando ai prezzi, tra i biglietti combinati e i vari PASS, per muovermi in Giappone ho speso circa 300 euro.

La sorpresa più bella dal punto di vista economico, è quella riservata dal cibo. In Giappone mangiare costa pochissimo, e qui ho trovato una cucina davvero eccezionale e di altissima qualità. Al mangiare in Giappone ho dedicato un articolo a parte, tante sono le cose che si devono dire a riguardo, ma in questa sede mi limito a dire che qui si può mangiare anche spendendo 6-7 euro a testa a pasto. Considerando le materie prime e la qualità che si trova nei piatti, è una cifra davvero irrisoria. 

Viaggio in Giappone fai da te: 4 cose da sapere per organizzarlo (parte 1)
Viaggio in Giappone fai da te

Gli snack e lo street food costano davvero pochissimo, e i combini permettono di risparmiare un sacco per i pranzi veloci. Chi vuole provare invece una cucina più ricercata, e a base delle pregiate carni giapponesi, deve invece aspettarsi di spendere di più, ma comunque meno di quanto si spenderebbe in Italia. Per una cena di un certo livello qui il budget da prevedere è di circa 40/50 euro

Per quanto riguarda invece le visite, le escursioni e le esperienze, anche in questo caso il costo è piuttosto basso. Innanzitutto c’è da dire che molti templi e attrazioni sono gratuiti, e che quello che è a pagamento ha un costo quasi inesistente. Per le escursioni e le esperienze che ho fatto in Giappone ho speso circa 150 euro. Per la SIM card invece, il budget da considerare è di circa 30 euro a testa per avere un buon numero di giga.

Infine, c’è da considerare il divertimento e lo shopping. In Giappone si ha la tentazione di comprare letteralmente qualsiasi cosa, e non è possibile prevedere un budget prima di partire. Io, comprando qualche souvenir per amici e parenti e qualche ricordo per me ho speso circa 200 euro. Tirando le somme, per capire quanto si spende in Giappone, e per organizzare al meglio il budget per il proprio viaggio in Giappone fai da te, i prezzi da considerare sono i seguenti:

  • biglietto aereo – 800 euro
  • pernottamento – 50 euro a notte 
  • mangiare – 10 euro a pasto (per eccesso)
  • spostamenti e mezzi pubblici – 350 euro (per 2 settimane di viaggio)
  • visite ed escursioni – 150 euro
  • shopping, varie ed eventuali – 300 euro.
Viaggio in Giappone fai da te: 4 cose da sapere per organizzarlo (parte 1)
Viaggio in Giappone fai da te

Organizzare un viaggio in Giappone fai da te

Per organizzare un viaggio in Giappone fai da te, queste sono solo 4 delle cose fondamentali da conoscere. Per evitare di dilungarmi troppo, ho deciso di dividere questo argomento in due articoli. Per questo, ti consiglio di leggere anche la parte 2. Visita la sezione del blog dedicata al Giappone per scoprire tante altre cose da sapere sul Giapone. Qui puoi trovare:

Fammi sapere con un commento se l’articolo ti è piaciuto e lo hai trovato utile, e inizia subito a organizzare un viaggio in Giappone su misura per te!

Io ti aspetto al prossimo viaggio,

Erika

Nell’articolo sono presenti link affiliati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *