Camogli e la focaccia più buona della Liguria

Camogli e la focaccia più buona della Liguria…e d’Italia!

Quando sono stata a Camogli ho mangiato una focaccia sensazionale, che ho decantato in lungo e in largo a chiunque, convinta fosse buonissima…e avevo ragione, perchè qui si trova il panificio che fa la focaccia più buona della Liguria…e d’Italia!

Continua a leggere per scoprire qual è, dove si trova, e tante altre cose interessanti su Camogli, un borgo di pescatori che lascia senza parole per la sua bellezza e semplicità.

Camogli, la città dei mille bianchi velieri

Camogli è il classico borgo ligure, fatto di case strette, alte e coloratissime, stradine che si inerpicano tra gli edifici e collegano il corso principale al lungomare, barche di pescatori attraccate al porto, e quell’aria inconfondibile di mare, che pervade tutto.

Questo comune fa parte della Città metropolitana di Genova, e sembra una cartolina per quanto è pittoresco. La storia di Camogli è veramente antichissima, basti pensare che qui passa la via Aurelia, che collegava la cittadina a Rapallo e altri snodi commerciali importanti, ma è solo nel medioevo che Camogli inizia a diventare come la conosciamo oggi.

All’origine del nome “Camogli” c’è una leggenda che trovo particolarmente poetica: si narra che il nome derivi da “casa delle mogli”: le mogli dei pescatori guardavano tristi i mariti partire per mare, e quando tornavano, questi potevano osservare la propria consorte dalla finestra, ritrovandola già dal mare facilmente, essendo le case di Camogli colorate ognuna in modo diverso.

La storia di Camogli non è particolarmente ricca di vicende e intrighi, ma è da sempre un punto fermo per quanto riguarda la vita marittima. Il soprannome della città, “città dei mille bianchi velieri” deriva proprio dal numero enorme di imbarcazioni che si fermavano nel suo porto, e che hanno contribuito anche al suo stemma: un veliero, appunto, che naviga verso una torre dorata.

Camogli e la focaccia più buona della Liguria

Una chicca legata proprio allo stazionamento di tutte queste navi: nel 1852 viene fondata la Mutua Assicurazione Marittima, che serviva proprio a risarcire il proprietario di un veliero nel caso in cui questo affondasse. Solo 4 anni dopo, le imbarcazioni iscritte a questo registro navale erano quasi 600!

Oggi Camogli è nota per essere un luogo di fuga senza eguali, fatto per defilarsi dalla vita frenetica di tutti i giorni e scacciare i brutti pensieri. Qui è praticamente impossibile non rilassarsi: il rumore del mare, la sua vista da ogni angolo della città, il lungomare da percorrere in lunghe passeggiate rigeneranti, la focaccia! E proprio di lei voglio parlare qui, perchè non sono l’unica a pensare che a Camogli si trovi la focaccia ligure più buona d’Italia!  

La focaccia può buona della Liguria

Durante il mio viaggio nel Golfo del Tigullio ho avuto modo di parlare con tantissime persone che vivono in queste zone, e altrettante che vengono qui per le vacanze in maniera fissa da oltre 30 anni, e su una cosa erano tutti d’accordo: a Camogli si mangia la focaccia più buona della Liguria!

Ora, ammetto che prima di partire per la Liguria avevo un’idea un pò vaga di cosa fosse la focaccia ligure, quindi la prima cosa che voglio dire è che la focaccia ligure non è quella alta e soffice che tutto il resto d’Italia immagina, ma una focaccia bassa e condita con il formaggio filante!

Camogli e la focaccia più buona della Liguria

Il mio secondo giorno di viaggio l’ho dedicato a Camogli e San Fruttuoso e, trovandomi qui, mi sono diretta a colpo sicuro verso il panificio che tutti mi avevano consigliato: la focacceria Revello. Qui prendo un pezzetto di focaccia ligure e un pezzo più grande (per il pranzo) di focaccia genovese. Ho mangiato la focaccia ligure anche quella sera stessa, a Chiavari, e non c’è confronto: Revello batte Chiavari a mani basse!

Voglio menzionare con una particolare enfasi anche la focaccia “classica” che ho mangiato qui, perchè è in assoluto la più buona mai mangiata in vita mia! Oliata, morbida, succulenta..davvero squisita!!

Torniamo però alla focaccia ligure. Non è un caso se tutti mi hanno consigliato questa focacceria, e non è un caso che anche alle mie papille gustative sia piaciuta così tanto, perchè la focacceria Revello ha vinto il Paniere d’Italia 2023 nella sezione del pane.

Il Paniere d’Italia mappa ogni anno le eccellenze enogastronomiche italiane, e quest’anno è stata premiata proprio la focaccia ligure di Camogli!

Visto che un pochino ci capisco di cibo?! Se non sei ancora convinto, visita la sezione del mio blog dedicata ai piatti del mondo!

Cosa vedere a Camogli

Ma torniamo a Camogli, perchè se la focaccia è stata un momento di estasi, anche la città che ospita la focacceria più buona d’Italia merita una visita più approfondita!

Cosa vedere dunque a Camogli? Sicuramente il porticciolo, la cosa che ho preferito in assoluto! Qui sembra di entrare in un quadro: barche, battelli colorati, ristorantini che affacciano sul mare e uno scorcio poetico da cui guardare l’orizzonte! Se si cammina fino al faro poi si può avere una visuale su Camogli davvero bella!

Da vedere è anche la Basilica di Santa Maria Assunta, uno dei simboli di Camogli. Questa basilica affaccia direttamente sul mare e si trova arroccata su un promontorio detto “isola”, perchè anticamente si è staccato dalla terraferma, formando uno scoglio a sé stante. Altro simbolo della città è senza dubbio Castel Dragone, antica fortezza e prigione, che si trova alle spalle della basilica, affacciando sul porticciolo. Si può girare liberamente, e da qui si gode di una vista pazzesca sul lungomare di Camogli, e sugli scogli sottostanti!

La prima cosa in cui ci si imbatte di Camogli però, se si arriva in treno come ho fatto io, è il suo centro storico, con un lungo viale fiancheggiato da negozietti e botteghe: passeggiata Garibaldi. Le case attaccate le une alle altre sono tipiche liguri, e i caruggi che portano al mare sono numerosissimi e schiacciati tra le pareti degli edifici, perfetti per foto sensazionali! Dalla parte opposta rispetto al porticciolo, precisamente in Largo Luigi Simonetti, si trova la maxi pentola simbolo della Sagra del Pesce, che si svolge a Camogli ogni seconda domenica di maggio. Questa padella pesa ben 11 quintali! Immagina di friggere 3 tonnellate di pesce con 3000 litri d’olio!

Come arrivare a Camogli

Durante il mio viaggio, avendo deciso di lasciare l’auto parcheggiata a Chiavari, mi sono chiesta come arrivare a Camogli, e anche in questo caso, proprio come nel caso delle Cinque Terre e del primo tratto per arrivare a Portofino, la risposta è stata il treno!

Si può arrivare anche in auto, seguendo le indicazioni per Recco, ma il treno è senza dubbio l’opzione più comoda. Camogli si trova sulla linea ferroviaria Genova-La Spezia, e la stazione è vicinissima al mare, a meno di 200 m!

Questa stazione è quella da utilizzare anche se la destinazione finale è San Fruttuoso, perchè lì non ci sono treni, e arrivare da Camogli a San Fruttuoso è facilissimo utilizzando uno dei tanti battelli della compagnia Golfo Paradiso.

Io e Camogli

Quello tra me e Camogli è stato un incontro breve, ma intenso, di quelli che lasciano il segno. Quando sono arrivata qui ho percorso tutta la passeggiata Garibaldi, guardandomi un pò in giro ma in maniera sommaria e distratta, perchè mi sono diretta a piè veloce verso il porticciolo per acquistare il biglietto per San Fruttuoso, prestando poca attenzione a tutto quello che avevo intorno. Una volta risolta questa pratica però, ho alzato lo sguardo e ho realizzato in che meraviglia mi trovavo.

Mi sono ritrovata circondata dalle barche ormeggiate che oscillavano lente al ritmo delle onde, dal profumo di salsedine, dal sole cocente e dal blu del mare che virava verso mille altri colori. Alle mie spalle le casette gialle, rosse e arancio, tutte addossate tra loro, strette e alte, coi fiori ai balconi e le signore affacciate a guardare i turisti: sembrava veramente di essere in una cartolina!

Tre giorni nel golfo del Tigullio

Mentre aspettavo l’orario di partenza del battello poi mi sono concessa una pausa focaccia di tutto rispetto, facendo merenda a metà mattina come quando andavo a scuola, con “la pizzetta” e il sorriso soddisfatto di chi sta godendo da morire!

Al rientro da San Fruttuoso poi, incuriosita dal brevissimo sguardo che avevo dato a Camogli la mattina, ho deciso di fermarmi un pò più del previsto per fare due passi, e mi sono ritrovata a innamorarmi del Castello e della sua veduta. I gatti che camminano sulle merlature e che guardano il mare mi hanno dato un senso di pace e tranquillità estreme! Poi mi sono spostata sul lungomare, dove ho passeggiato e mi sono goduta il sole che calava e perdeva di intensità, per concedermi infine un ottimo aperitivo vista spiaggia.

Mangiare da sola è una cosa che mi ha sempre intimorito un pochino, ma da quando ho fatto il mio primo viaggio in solitaria, ho sdoganato completamente questo preconcetto, e bere uno spritz mangiando le patatine fronte mare, su un divanetto bianco imbottito a Camogli è uno di quei momenti che ricorderò per sempre!

Successivamente sono rientrata a Chiavari e ho proseguito la mia serata con un’altra focaccia ligure, ma quella di Camogli non si batte!

Di questo posto ho ricordi veramente belli, che ho condiviso su Instagram con post e stories dettagliate, e non vedo l’ora di tornare! La Liguria mi ha incantato, letteralmente, ogni giorno di più, in un crescendo di bellezza e meraviglia. Questa regione schiacciata tra mare e montagna dove ogni centimetro ha un valore inestimabile mi è rimasta nel cuore, semplicemente! E ci sarebbero tantissime cose da dire ancora, ma non voglio rovinare il piacere della scoperta in prima persona, quindi termina qui il mio racconto di Camogli e dei suoi mille colori..anzi, dei suoi “mille velieri bianchi”!

Al prossimo viaggio,

Erika

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