Neist Point Lighthouse è il faro più iconico della Scozia e il anche il più famoso: il suo fascino decadente e romantico farà innamorare all’istante chiunque decida di visitarlo.
In questo articolo troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno per organizzare la tua visita al Neist Point Lighthouse, come arrivare e quanto considerare in termini di tempo. Leggi fino in fondo e scopri tutti i segreti del faro più iconico della Scozia!
Neist Point Lighthouse, il faro più iconico della Scozia
Il Neist Point Lighthouse è il faro più iconico della Scozia, visto quanto è inflazionata la sua immagine sulle cartoline scozzesi. Sono sicura che chiunque lo ha visto almeno una volta, anche senza sapere che fosse lui, in uno dei tanti blog che parlano della Scozia o quando questo paese viene menzionato per i suoi paesaggi mozzafiato.
Eh sì, perchè il Neist Point Lighthouse, oltre a essere un faro storico e famoso, è anche uno dei paesaggi più belli dell’intera Scozia! La roccia a picco sul mare, il verde dell’erba e le scogliere aspre e ripide ricordano molto le Cliffs of Moher e il paesaggio irlandese in generale, e per un attimo mi è sembrato di tornare indietro nel tempo a quando ho fatto un viaggio brevissimo a Dublino con le mie amiche!
Il faro però è tutt’altro che irlandese, e appunto è un’icona del suolo scozzese. Si trova sull’Isola di Skye, a Neist Point per l’appunto, il punto più a ovest dell’isola.
Un pò di storia
Il Neist Point Lighthouse è stato progettato da David Alan Stevenson ed è stato inaugurato il 1 novembre 1909. Si tratta di un classico faro bianco e giallo, senza troppi fronzoli, e oggi appare eroso dal tempo e dalle intemperie, cosparso di crepe e tagli profondi nella roccia. Il faro è stato piazzato proprio qui (a 43 metri di altezza) perchè in questo punto la scogliera si allunga sul mare come una mano tesa a porgere aiuto ai naviganti, e mi sembra un’immagine molto poetica e affine alla funzione che il faro svolge.
Le acque che bagnano la scogliera sono in realtà acque oceaniche, e questa frazione è chiamata “The Minch”. Il faro punta verso le Ebridi Esterne e la sua struttura alta ben 19 metri rappresenta da più di un secolo la salvezza e la sicurezza della terraferma per i marinai che sono in mare aperto. La sua automatizzazione è avvenuta solamente nel 1990, e da allora il Neist Point Lighthouse può essere avvistato in mare aperto fino a 16 miglia nautiche di distanza.
La costruzione attorno al faro non è visitabile attualmente, ma si può tranquillamente arrivare fino ai suoi piedi e godere del panorama mozzafiato da lì.
Neist Point Lighthouse, i migliori punti panoramici
Quello che richiama qui i turisti, lo so benissimo, è la speranza di portarsi a casa una foto ricordo simile alle immagini trovate online. Ecco, io per prima sono andata alla ricerca dei migliori punti panoramici per fotografare il Neist Point Lighthouse, e te li voglio elencare qui sotto: sono due.
Il primo, e più famoso in assoluto, è il punto panoramico che si raggiunge salendo sulla scogliera che si trova sulla destra del parcheggio. Non c’è un punto preciso dove fermarsi, perchè dopo aver camminato per un pò, basta girarsi per trovarsi davanti uno spettacolo unico e impareggiabile! Quando sono andata a visitare il faro, purtroppo il vento era fortissimo, per cui ho potuto dare solo una sbirciatina veloce a questo punto panoramico, purtroppo.
Il secondo punto di osservazione si ha invece dalla scogliera che precede lo sperone di roccia sul quale si trova il Neist Point Lighthouse, che essendo riparato dalla scogliera più grande alle sue spalle, permette di avventurarsi un pò più con tranquillità senza timore di essere spazzati via dal vento. Unica pecca per arrivare qui sono gli escrementi delle pecore che formano un vero e proprio campo minato, come avevo già accennato nell’articolo sulle curiosità dell’Isola di Skye.
Se poi si tralascia il faro per un secondo, va detto che l’intero paesaggio qui è talmente spettacolare che basta vagare un pò per trovare panorami sensazionali a ogni angolo, faro o non faro!
Come arrivare al Neist Point Lighthouse
Il mio itinerario di 2 giorni sull’Isola di Skye prevedeva il Neist Point Lighthouse alla fine del primo giorno di viaggio, e ingenuamente speravo di trovare il tramonto, ma mi sono dovuta “accontentare” della non pioggia, che per gli standard scozzesi è già un risultato notevole!
Scherzi a parte, sono grata di non aver trovato la pioggia anche qui, perchè altrimenti sarebbe stato impossibile arrivare fino ai piedi del faro! Sono partita dal Castello di Dunvegan (qui te ne parlo in modo più approfondito), e da lì ho impiegato circa 30 minuti per arrivare al faro, attraversando le famosissime strade a senso unico alternato dell’Isola di Skye.
Per arrivare al parcheggio, che non è a pagamento e consiste nel lasciare l’auto sul ciglio della strada alla fine del percorso o sul piccolo spiazzo che si apre poco prima dell’inizio della scogliera, si deve cercare “Neist Point Lighthouse” su Google Maps, è davvero semplicissimo! Una volta parcheggiata la macchina poi, bisogna seguire il percorso sterrato che porta fino al faro (attenzione però, perchè dal parcheggio non si vede il faro!).
Per farlo tutto, foto incluse, io ho impiegato più o meno un’ora (sono in totale 4 km a/r), e soprattutto il ritorno è stato particolarmente faticoso visto che, se all’andata si fa tutta la strada in discesa, tornando indietro sarà tutto in salita, inclusa una ripidissima scala con una quantità enorme di scalini! Mi sembrava di essere allenata, ma dopo aver affrontato il percorso di Neist Point ho dovuto rivalutare le mie convinzioni!
Il paesaggio del Neist Point Lighthouse
Il panorama che si ha percorrendo il sentiero in parte sterrato in parte lastricato è di una bellezza inaudita: il mare da un lato, la roccia dall’altro e il verde intenso della vegetazione, ripidi declivi e morbide ondulazioni del terreno, aspre scogliere e in sottofondo, il suono delle onde che si infrangono sulle rocce. Nonostante sia stato faticoso, è stato anche una meraviglia!
Arrivati al faro non si può fare a meno di girovagare e un pò e godersi la Moonen Bay, dove si possono osservare delfini e balene (io per esempio ho visto un paio di delfini, ma niente balene). Qui poi ci si trova davanti un curioso fatto: sulla parte pianeggiante della scogliera sono state lasciate (suppongo dai turisti) delle piccole costruzioni fatte con le rocce e le pietre trovate nei dintorni del faro, a formare delle specie di torrette.
Non so se questa cosa sia nata per caso, sia stata indotta, abbia un significato particolare o semplicemente un bambino un giorno abbia deciso di costruire una torre con dei sassi mentre i genitori guardavano il faro. Quello che è certo è che chiunque abbia posato la prima pietra, poi è stato seguito a ruota libera da chiunque si sia spinto fino a questo punto, me inclusa!
In linea con l’atmosfera magica della Scozia, che sull’Isola di Skye si ammanta anche di fantasia e superstizione (come alle Fairy Pools, al Fairy Glen o al Quiraing), mi piace pensare che questo stuolo di torrette rappresenti il segno del passaggio di chi questo luogo lo ha percepito dentro, e ha voluto contribuire a una sua particolarità che ha il sapore di un’antica tradizione.
Che meraviglia questo faro!
Eh già, che meraviglia questo faro! Il Neist Point Lighthouse mi ha proprio colpita, e finire qui il primo giorno sull’Isola di Skye è stato il top, anche perchè il resto della giornata aveva piovuto per la maggior parte del tempo, quindi arrivare qui e trovare sereno mi ha riempito di gioia!
L’Isola di Skye è la parte più selvaggia della Scozia, e qui al Neist Point Lighthouse questo è particolarmente visibile: sulla strada per arrivare qui non si incontrano più di 10 o 15 abitazioni, tutte distantissime l’una dall’altra e sparse nei campi, gli animali vagano liberi e indisturbati e la natura è la padrona assoluta.
Durante il mio itinerario ne ho visti di paesaggi mozzafiato, e questo al faro è sicuramente alle prime posizioni della mia personale classifica! Il mio viaggio in Scozia mi ha portata a visitare Edimburgo e a scoprire anche il suo lato low-cost, a esplorare le Highlands sui passi di Harry Potter e del mostro di Loch Ness, e infine a scoprire l’Isola di Skye, con le sue brughiere e le scogliere, il vento, la pioggia e il verde intensissimo dei prati e degli alberi.
I miei 8 giorni in Scozia sono stati un’emozione continua, e quale posto se non uno dei fari più famosi d’Europa, poteva farmi finire al meglio la prima giornata qui? Se sei curioso di scoprire cos’altro ho visitato in Scozia, visita la sezione dedicata del blog, e vai a sbirciare le mie storie in evidenza su Instagram!
Fammi sapere con un commento se l’articolo ti è piaciuto e se conoscevi già questo faro oppure no, ti aspetto!
Al prossimo viaggio,
Erika
Io adoro i fari, e proprio per questo motivo organizzo viaggi sulle coste più belle del mondo. Quando poi sono visitabili all’interno vado in brodo di giuggiole… Non ho mai preso in considerazione la Scozia come meta di viaggio per via del tempo, sempre uggioso. Ma per questo farò potrei fare un sacrificio!
Mi dispiace per il tuo tramonto ma le nuvole scure fanno risaltare ancora di più il verde brillante dell’erba, un paesaggio perfettamente scozzese con un fascino indiscusso.
Personalmente, mi ero già follemente innamorata dei fari in Irlanda, durante diversi percorsi panoramici a strapiombo sull’oceano, quindi leggere di questa tua esperienza in Scozia mi ha fatto davvero sognare.
Una meraviglia, hai ragione! Come dici tu probabilmente l’ho già visto in foto, ma purtroppo quando sono stata sull’isola di Skye non sapevo dell’esistenza del Neist Point Lighthouse e così me lo sono persa. Ma tanto quello di tornare in Scozia è uno dei miei progetti (in particolare proprio a Skye, dove ho trascorso poco tempo).
Sto davvero rosicando perché ho tentato di raggiungere il Neist Point ma per la fortissima acqua e il vento non siamo riusciti letteralmente a uscire dall’automobile, ci credi? Mai visto nulla di simile!
Mi è rimasto davvero in gola questo luogo!